Il dibattito “morale” della Premier, il calcio non vuole diventare un capro espiatorio

I club si interrogano: che succede se i tifosi si riuniscono in piazza o fuori agli stadi chiusi? E come dici ai bambini che non si può giocare al parco, se "i beniamini" lo fanno in tv?

I club si interrogano: che succede se i tifosi si riuniscono in piazza o fuori agli stadi chiusi? E come dici ai bambini che non si può giocare al parco, se "i beniamini" lo fanno in tv?

E se con gli stadi a porte chiuse i tifosi si riunissero tutti fuori? E se la gente a casa facesse assembramento sul divano per vedersi la partita assieme? E se giocare in campo neutro non impedisse ai tifosi di viaggiare? E se per festeggiare – tipo il titolo del Liverpool  – finissero tutti in piazza accalcati? E come fai ad impedire alle persone di giocare a calcio nei parchi, se nel frattempo “i beniamini” (come li chiama Conte) giocano tranquillamente, in tv? I club inglesi non vogliono diventare capri espiatori. E il dibattito sulla ripresa, a due giorni dalla riunione che dovrebbe chiarire la rotta verso la riapertura in Gran Bretagna va in prima pagina, con tutti i suoi aspetti morali. In Italia siamo alla rissa politica spicciola, all’estero nel discorso complessivo ci sono gli ovvi interessi economici, ma anche le responsabilità.

In Gran Bretagna – scrive il Guardian – non c’è alcun desiderio di tornare in campo prima che sia tutto sicuro, e sebbene le squadre della Premier League stiano osservando con interesse quel che succede in Germania, sanno che oltremanica non hanno la capacità di test che hanno i tedeschi. I club non vogliono togliere i tamponi al sistema sanitario nazionale o ai lavoratori in prima linea. Più di un dirigente ha confessato di essere stati contattato da tifosi che esprimono preoccupazione per il riavvio della stagione.

I club della Premier, insomma, temono che il calcio sarà incolpato se le violazioni alle linee guida sul distanziamento fisico causeranno un aumento dei casi di coronavirus. E in molti si chiedono se il governo stia cercando di usare il calcio come messo di distrazione di massa dalle critiche alla sua strategia anti-Covid 19.

La pressione economica è alta. La Premier potrebbe perdere collettivamente fino a 1,137 miliardi di sterline se la stagione non dovesse chiudersi. Inoltre le classifiche congelate creerebbero un campo minato legale.

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