La secciata di Napoli-Roma
Partita delicata quella tra Napoli e Roma che si affrontano per la decima giornata del campionato di Serie A. Anticipata per gli impegni europei delle due squadre ed ulteriormente anticipata per motivi di ordine pubblico alle ore 15. Arbitra Tagliavento. Fin dalle prime luci dell’alba, la città è col fiato sospeso. C’è voglia di urlare […]

Partita delicata quella tra Napoli e Roma che si affrontano per la decima giornata del campionato di Serie A. Anticipata per gli impegni europei delle due squadre ed ulteriormente anticipata per motivi di ordine pubblico alle ore 15. Arbitra Tagliavento.
Fin dalle prime luci dell’alba, la città è col fiato sospeso. C’è voglia di urlare di gioia per una vittoria e allo stesso tempo c’è timore che l’avversario esca dal San Paolo con l’intera posta in palio. Il Napoli da due partite ha iniziato a mostrare un gioco ordinato e insistente, una manovra ampia con moltissimi passaggi; purtroppo tutto questo è da bilanciare con la scarsa resa difensiva e troppo spesso concede via libera agli avversari. La Roma si è ripresa a fatica dopo il 7 a 1 rimediato in casa contro il Bayern, ha prima pareggiato il trasferta contro la Sampdoria e vinto l’ultimo incontro contro il Cesena tra le mura amiche. Sette punti dividono le due compagini.
Già dalle ore 12 il San Paolo inizia a riempirsi, ci sarà il pubblico delle grandi occasioni, attesi più di 45.000 spettatori, solo anime azzurre per il divieto imposto ai supporter giallorossi di seguire la trasferta. Alle 13.30 si possono già ascoltare i primi cori provenienti dalle curve. La partita è molto sentita. Alle 14.25 i calciatori del Napoli escono sul terreno di gioco e iniziano il riscaldamento, lo stadio è già pronto e incita i propri beniamini, applausi per tutti, nomi sillabati per Rafael ed Higuain. Stranamente la squadra capitolina tarda il suo ingresso in campo. Giallo alle ore 14.30: viene data solo la formazione ufficiale partenopea. Il riscaldamento degli azzurri termina alle 14.40, la Roma forse ha deciso di riscaldarsi nel ventre del San Paolo, resta da capire se c’è stato un errore sulla comunicazione della squadra che affronterà il Napoli oppure c’è dell’altro.
Sugli spalti circolano le ipotesi più strane, le voci si rincorrono ma non si comprende cosa stia per accadere, in tv ne sanno ancor meno. Ore 15 e nessun calciatore è ancora salito dalla scaletta ed il sistema audio dello stadio non ha intonato “Go West” dei Pet Shop Boys. I minuti passano e il pubblico inizia a spazientirsi, piovono i primi fischi, le coreografie dei tifosi restano legate. Ore 15.20: sul sito della Lega Calcio appare la notizia dal titolo “Napoli-Roma sospesa” nel comunicato si legge “L’incontro di calcio previsto quest’oggi al San Paolo di Napoli alle ore 15 tra Napoli e Roma non avrà luogo a causa del forfait imprevisto di 13 calciatori della AS Roma causato da intossicazione alimentare”.
Alle ore 15.30 è Nicola Lombardo a prendere il microfono e a comunicare ai tifosi presenti della sospensione della partita, qualche fischio durante la lettura – in particolare sulla parola “Roma” – poi applausi seguiti dal coro “la nostra unica fede, si chiama Napoli” ripetuto per almeno dieci minuti.
Tutti a casa, ci sarà un nuovo Napoli-Roma.
Alessandro Mastantuoni











