Mourinho e il suo rapporto con Maradona: «Mi chiamava dopo le sconfitte, sapeva che dopo le vittorie non avevo bisogno di telefonate»

Dopo la morte di Diego lo Special One disse: «Diego mi manca. Posso dire che era un mio buon amico, ma i miei contatti con lui erano telefonici»

Mourinho al murales di Maradona
Domani il Napoli di Conte affronterà il Benfica di Josè Mourinho. Nel 2022 prima di una Napoli-Roma, l’allora tecnico giallorosso
Lui recò  al murales dedicato a Diego Armando Maradona ai Quartieri Spagnoli. Josè, che era legato a Diego, volle andare a depositare un mazzo di fiori in memoria del più grande calciatore mai esistito.
Dopo la morte di Diego, prima della vittoria del suo Tottenham contro il Ludogorets, in Europa League, José Mourinho ricordò ai suoi calciatori chi era  Diego Armando Maradona.

«Ho passato la giornata di oggi a raccontare storie ai miei ragazzi su di lui e sul tempo che abbiamo passato insieme, quello è il ragazzo che mi manca. Soprattutto mi manca la telefonata che arrivava sempre dopo le sconfitte e mai dopo le vittorie.

Sapeva che dopo le vittorie non avevo bisogno di telefonate, sapevo che nei momenti difficili era sempre lì e mi diceva: ‘Mou, non dimenticare che sei il migliore’. Ha sempre avuto questo approccio con me. Mi manca».

E spiegò anche la differenza tra Maradona calciatore e Diego uomo

«C’è Maradona e c’è Diego. Su Maradona non ho niente da dire, è evidente per tutti. Basterà cercarlo su Google per ricordarci le sue giocate, per ammirarlo di nuovo. Diego è diverso. Posso dire che era un mio buon amico, ma i miei contatti con lui erano telefonici e ci siamo incontrati ovviamente solo un paio di volte».

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