Holyfield: «Tyson senza di me avrebbe vinto le Olimpiadi. Mai avuto paura di lui»

L'intervista a L'Equipe: "Avevamo una mentalità diversa: io non mi arrabbio mai con nessuno, perché ho avuto genitori diversi dai suoi"

LAS VEGAS, NV - AUGUST 09: Former boxer Evander Holyfield (L) is inducted into the Nevada Boxing Hall of Fame by former boxer Mike Tyson at the second annual induction gala at the New Tropicana Las Vegas on August 9, 2014 in Las Vegas, Nevada. Ethan Miller/Getty Images/AFP Ethan Miller / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP

Evander Holyfield “è l’ultimo testimone di un’epoca in cui la boxe aveva eroi: Riddick Bowe, George Foreman, Lennox Lewis, Mike Tyson”.  Per dirla ancora con L’Equipe, “ha vissuto battaglie epiche, lasciato cicatrici indelebili e lasciato il segno in questo sport con record leggendari: il primo campione del mondo indiscusso in due diverse categorie di peso e l’unico ad aver vinto quattro titoli dei pesi massimi”. Sta ancora benissimo, e il giornale francese l’ha intervistato parlando soprattutto della sua fede. Ma la domanda sulla sua rivalità con Tyson era inevitabile.

“Quando parliamo della mia storia con Mike Tyson, dobbiamo tornare indietro di un bel po’. Quando eravamo più giovani, lui era già un grande pugile, ma non mi ha mai preoccupato finché non abbiamo combattuto. Avevamo una mentalità diversa: la mia è che non mi arrabbio mai con nessuno, non spero mai che qualcuno perda. È così che vedo le cose perché ho avuto genitori diversi dai suoi. Era molto aggressivo e molto forte. Quando ci siamo conosciuti, eravamo dilettanti. Lui era già un peso massimo e io un peso massimo leggero. Quello che la gente non sa è che gli Stati Uniti erano una nazione in declino alle Olimpiadi in quel periodo. Non portavamo a casa medaglie di pugilato da alcuni anni (dal 1976, perché gli Stati Uniti boicottarono i Giochi di Mosca del 1980 ). Quindi Mike ed io stavamo cercando di entrare nella squadra olimpica. Ma io ho quattro anni più di lui. Lui aveva 17 anni e io 21, quindi fui selezionato per la squadra olimpica per i Giochi del 1984, e credo che sia l’unica ragione per cui non fu convocato, perché quattro anni di differenza significano molta meno esperienza. Credo che sarebbe potuto diventare campione olimpico, nel 1984 o nel 1988, ma voleva solo andare avanti e diventare professionista”.

“Più di dieci anni dopo, abbiamo combattuto. E sapete, Mike Tyson era davvero bravo, uno dei migliori pugili che abbia mai visto. In allenamento, colpiva i sacchi, portava un’intensità tale… Faceva tutto, e lo faceva molto bene. Ma quando combattevamo, incassavo i suoi colpi senza avere paura. Non avevo paura di nessuno, volevo essere il migliore. E l’ho battuto due volte”.

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