Caso Osimhen, Sabatini: «La sensazione è che ci sia stata differenza di vedute e procedure rispetto alla Juventus»

Franco Ordine: «con identiche contestazioni, la Procura della Repubblica di Milano ha archiviato la posizione dell’Inter. Due procure, Roma e Milano, due decisioni differenti»

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Italian cinema producer, businessman and owner of the Serie A football club SSC Napoli Aurelio De Laurentiis arrives at the Armani Theatre where late Italian fashion designer Giorgio Armani lies-in state, in Milan on September 7, 2025. Giorgio Armani died on September 4, 2025 at 91. (Photo by Piero CRUCIATTI / AFP)

Il rinvio a giudizio per il Napoli di De Laurentiis nel caso Osimhen segna una differenza netta tra giustizia ordinaria e giustizia sportiva. Mentre la prima prosegue il suo corso, la seconda si è fermata. Come sottolinea Sandro Sabatini su YouTube:

“Sui giornali, sui siti, ovunque, ho trovato la stessa frase ripetuta in maniera veramente esaustiva, ma anche con una sorta di copia e incolla: non ci sono presupposti per un nuovo processo sportivo. In fondo il processo sportivo su Osimhen c’è già stato due volte, con due assoluzioni, e quando poi il procuratore federale Chiné ha avuto a disposizione le carte nuove da parte della giustizia ordinaria, ha deciso di non riaprire il fascicolo”.

Il giornalista Franco Ordine aggiunge a Radio Lo Sport un ulteriore elemento di riflessione sulla discrepanza dei procedimenti: “Le carte che hanno spinto la giustizia ordinaria a mandare a processo il Napoli con De Laurentiis e Chiavelli hanno evidenziato che non c’erano gli estremi per aprire una pratica di giustizia sportiva. Questa è la prima contraddizione clamorosa. La seconda è che, con identiche contestazioni, la Procura della Repubblica di Milano ha archiviato la posizione dell’Inter. Due procure, Roma e Milano, due decisioni differenti. Non tutti i giudici interpretano la legge nello stesso modo”.

Caso Osimhen: Napoli avanti con la giustizia ordinaria, nessun nuovo processo sportivo

Ordine sottolinea inoltre la differenza con la Juventus: “Per la giustizia sportiva sulla Juventus si parlava di un sistema strutturale di plusvalenze, non di episodi isolati, quindi le sanzioni erano proporzionate. Nel caso del Napoli invece si tratta di un singolo affare. Non c’è proporzione tra chi ne ha fatte dieci e chi solo due o tre, ma le conseguenze sono state diverse”.

Secondo Sabatini: “non è che per combattere un’ingiustizia si debba trasformare un altro episodio in ingiustizia a sua volta”. A tal proposito, spiega, le plusvalenze della Juventus, per tutte le sanzioni, squalifiche e inibizioni, rappresentano “al confronto con Osimhen una grande ingiustizia”.

Osimhen, nell’estate 2020, arriva al Napoli e in cambio a Lille vanno il portiere Carnesecchi e tre giovani — Liguori, Manzi e Palmieri — valutati ciascuno circa 5 milioni, per un totale di 15 milioni. I giocatori, come riportato, non sono mai andati oltre i campionati minori. La Juventus, invece, per un sistema di plusvalenze fittizie, è stata sanzionata dalla giustizia sportiva in maniera rapida, mentre per altre società non c’è stata alcuna conseguenza. Come sottolinea Sabatini:

“Le plusvalenze si fanno in due: non esiste una plusvalenza fatta da soli, quella sarebbe estorsione. Per la Juventus ci sono state penalizzazioni, sanzioni, squalifiche, inibizioni; per tutte le altre società non c’è stato nulla. È normale? Per me no”.

La Juventus è un’altra storia…

Un altro elemento di differenza riguarda la quotazione in borsa: la Juventus è quotata, il Napoli no. “Alla giustizia sportiva non conta, ma per quella ordinaria può essere dirimente”, aggiunge Sabatini, ricordando anche i tempi dei procedimenti: “Il procedimento sportivo per la Juventus si concluse quando quello penale non era ancora in corso e non aveva acquisito tutto quello che poteva acquisire”.

Ordine mette in luce anche la gestione delle procure: “Dalla Procura di Torino, filoni di indagine coinvolgevano altri club come Atalanta e Bologna, ma non è successo nulla. È evidente una disparità di trattamento”.

Sabatini conclude: “Se la giustizia ordinaria assolverà il Napoli, ok; se emetterà una sentenza positiva ma non piena, sarebbe giusto che la giustizia sportiva lasciasse tutto scorrere senza intervenire di nuovo? Per me no. La sensazione è che ci sia stata una differenza di vedute e procedure rispetto alla Juventus, forse anche con influssi politici, senza voler approfondire oltre”.

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