Ai tifosi dello United è rimasta solo la gioia di bere una birra all’Old Trafford: il club è mediocre (Telegraph)

C'è una grande mancanza di leadership in campo. Amorim ha collezionato 18 sconfitte in 39 gare, l'ultima ieri contro l'Everton (che era in dieci) 1-0.

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Manchester United's Portuguese head coach Ruben Amorim is seen before kick off of the English Premier League football match between Manchester City and Manchester United at the Etihad Stadium in Manchester, north west England, on September 14, 2025. (Photo by Oli SCARFF / AFP)

Il Manchester United continua a non trovare la quadra e la crisi del club sembra essere “senza fine”, come avrebbe cantato Ornella Vanoni, scomparsa qualche giorno fa. Ieri la squadra di Amorim è stata sconfitta dall’Everton 1-0 in Premier e attualmente si trova al decimo posto in classifica.

La crisi dello United non ha fine

Il Telegraph scrive:

Prima di arrivare all’Old Trafford, i possessori di biglietti hanno ricevuto un messaggio dal club: “I rubinetti della birra sono stati installati nel tuo settore. Così ora si può avere una birra alla spina mentre guardi il match. Buon divertimento!” Qualcosa per annegare i tuoi dolori sullo stato attuale del Manchester United; beh, almeno la consolazione era a portata di mano. Questo è ciò che si chiama lungimiranza. Dopo aver visto una sconfitta contro un Everton in 10 uomini, è diventato chiaro per i tifosi che ciò a cui stavano assistendo era la fine di un’altra falsa rinascita, ormai sono abituati da quando Sir Alex Ferguson si è ritirato. Ricordate quando nel 2016 dopo che Louis van Gaal ha vinto la Fa Cup si parlava di inizio di una nuova era? O quando José Mourinho ha portato due trofei nella sua prima stagione? O quando la squadra di Ole Gunnar Solskjaer ha battuto il Paris St-Germain in Champions League? O quando Erik ten Hag ha sollevato la Fa Cup con una squadra giovane che parlava di gloria futura? Ognuno di essi doveva essere il presagio di tempi migliori, un ritorno ai giorni di gloria. Ma lo United non è tornato ai livelli di prima.

Contro l’Everton sono usciti tutti i vecchi difetti: la palese mancanza di fiducia, l’inadeguatezza di tanti giocatori, per non parlare della mancanza di leadership. Una volta lo United era sinonimo di inclusione, giocatori che, in tempi di avversità, si assumevano la responsabilità. Ma in questi giorni non c’è un Roy Keane o un Wayne Rooney a dare l’esempio. Il pubblico allo stadio non è sembrato arrabbiato, né rivoluzionario: solo stanco. Lo United, la squadra che per 25 anni ha entusiasmato i suoi tifosi con un calcio audace e vincente, è diventato mediocre. Di sicuro qualche colpa deve ricadere su Amorim e la sua insistenza del suo sistema di gioco.  Nel suo primo anno al club, ha presieduto 39 partite di campionato, portando a casa solo 12 vittorie, 9 pareggi e 18 sconfitte. Ma almeno i rubinetti della birra funzionano.

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