Tudor, non poteva che finire così. La Juve lo aveva tenuto solo perché aveva perso Conte e Gasperini (Repubblica)

Il rapporto è andato avanti sul filo di una provvisorietà conclamata. La società ha ignorato le sue richieste sul mercato e non lo ha mai difeso pubblicamente

Tudor juventus

Dc Roma 23/04/2024 - Coppa Italia / Lazio-Juventus / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Igor Tudor

Tudor, non poteva che finire così. La Juve lo aveva tenuto solo perché aveva perso Conte e Gasperini (Repubblica)

Repubblica, con Emanuele Gamba, analizza l’addio della Juventus con Tudor che potremmo definire allenatore quasi per caso.

Scrive Repubblica:

Non poteva che finire così, visto come era cominciata. Comolli ha trasformato il traghettatore Tudor nell’allenatore della disperazione, dopo aver incassato il no di Conte, gestito malissimo i rapporti con Gasperini e girato a vuoto alla ricerca di qualcuno con cui avviare un nuovo ciclo. La sfiducia in Tudor è stata immediatamente percepibile. Tudor, perlomeno, l’ha sempre percepita. Il mercato ha ignorato le sue indicazioni (voleva prima di tutto un centrocampista, l’unico tipo di giocatore che non è arrivato) e il rapporto è andato avanti sul filo di una provvisorietà conclamata. Intanto il tecnico perdeva punti con le sue esternazioni pubbliche, scagliandosi contro arbitri e Lega dopo il pareggio di Verona e contro i calendari prima della sfida al Real Madrid, mentre la società lo avrebbe voluto più elastico nella gestione dei nuovi acquisti. La società non si è mai esposta per difendere Igor, se non con le parole di circostanza nelle interviste pre-partita. E l’unica volta che Comolli ha parlato in pubblico, senza accettare domande, è stato per definire Openda il giocatore ideale per la Juve, altro che Kolo Muani. Poteva forse finire diversamente? 

Juventus, con Tudor sono tre esoneri in tre anni. In 52 anni ce ne erano stati solo due (il Napolista)

Il primo esonero della stagione 2025/26 arriva da Torino, sponda Juventus, dove l’allenatore croato Igor Tudor è stato sollevato dall’incarico all’indomani della terza sconfitta consecutiva (e otto gare di fila senza vittorie tra campionato e Champions League).

Per la Juve trattasi del terzo cambio di allenatore consecutivo a stagione in corso, dal momento che lo scorso anno, fu proprio lo stesso Tudor a subentrare in corsa, dopo ventinove giornate di campionato, in luogo dell’esonerato Thiago Motta, mentre nella stagione precedente ad essere sollevato anzitempo dall’incarico fu Massimiliano Allegri, esonerato dopo trentasei giornate di campionato e dopo aver conquistato la Coppa Italia (anche se in quel caso l’esonero non fu cagionato dai risultati sportivi bensì per questioni disciplinari, a seguito della famigerata sfuriata che l’allenatore livornese ebbe nei confronti dell’allora direttore sportivo bianconero Cristiano Giuntoli dopo la succitata vittoria in finale di Coppa Italia).

Tre esoneri in tre anni; e pensare che la Juventus nelle precedenti cinquantadue stagioni (dal 1971 al 2023) era ricorsa al cambio della guida tecnica a campionato in corso appena quattro volte, e in due delle quali a seguito di dimissioni dell’allenatore.

Leggi anche: La Juve non si sta comportando da Juve, sta dimenticando il suo Dna

Era accaduto nella stagione 1998/99, allorquando Marcello Lippi si dimise da tecnico della Juventus dopo venti giornate di campionato e venne sostituito da Carlo Ancelotti, nella stagione 2006/07, quando l’attuale Commissario Tecnico della Nazionale francese Didier Deschamps, dopo aver condotto i bianconeri alla vittoria del campionato di Serie B, rassegnò le proprie dimissioni da allenatore dei piemontesi e nelle ultime due giornate (41esima e 42esima) gli subentrò l’ex difensore Napoletano, nonché allenatore delle giovanili della Juventus, Giancarlo Corradini, nella stagione 2008/2009 quando Ciro Ferrara, dopo trentasei turni di campionato, subentrò a Claudio Ranieri, guidando la Juve nelle ultime due gare stagionali e nella stagione successiva (2009/10) quando lo stesso Ferrara fu sollevato dall’incarico dopo ventuno giornate e rimpiazzato da Alberto Zaccheroni.

Quattro cambi di allenatore (di cui soltanto due esoneri…) in cinquantadue anni, contro i tre esoneri nelle ultime tre stagioni (e, come visto, mai dopo appena otto giornate di campionato).

È proprio vero: il famoso (o famigerato) “stile Juve” non esiste più!

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