La Serie A finisce sulla Bild: “la giornata più noiosa di sempre”. Chi lo dice al sindaco di Perth che gli abbiamo fatto il pacco?

"Ma davvero abbiamo deciso di pagare 12 milioni di euro per farci portare in casa 'sto spettacolo?”. Alla Serie A è andata di lusso: c'è persino chi paga per ospitare uno spettacolo del genere

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Cm Como 19/10/2025 - campionato di calcio Serie A / Como-Juventus / foto Cristiano Mazzi/Image Sport nella foto: tifosi Como

La Serie A finisce sulla Bild: “la giornata più noiosa di sempre”. Chi lo dice al sindaco di Perth che gli abbiamo fatto il pacco?

È da ieri che Bruce Reynolds non prende sonno. Il “Lord Mayor Elect” di Perth, il sindaco. Un collaboratore gli ha girato una rassegna stampa dall’Italia, e già che c’era stamattina col cornetto gli ha linkato la Bild: “La giornata di campionato più noiosa di sempre!”. Il record negativo di gol segnati nella storia del campionato italiano, undici in dieci partite, i quattro 0-0, i ricoveri per catalessi di decine di abbonati di Dazn. Lord Reynolds s’è attaccato al telefono. Ha preso a chiamare il Milan, De Siervo, Gravina. “Il cliente da lei chiamato non è raggiungibile”. Boh, sarà il fuso orario, staranno dormendo, s’è detto tremolante il povero sindaco australiano. “Ma davvero abbiamo deciso di pagare 12 milioni di euro per farci portare in casa ‘sto spettacolo? Si stava meglio con le frontiere chiuse per il Covid”. Poi s’è messo a piangere.

Mentre in Italia è ripartito, sgommando, il solito dibattito a somma zero sull’indecenza estetica del nostro pallone, il titolone della Bild è un sintomo del vero punto di caduta della questione. Che non è la mera statistica, la rincorsa all’ultima volta che abbiamo fatto così schifo (succede, capita), ma la discrepanza evidente tra la narrazione del prodotto che vogliamo esportare (paroloni da grandi Bocconiani, con l’entusiasmo di Mastrota che vende materassi) e la consistenza reale del “pacco”, la sua percezione nel mercato che vorremmo conquistare.

Il paragone contemporaneo con la trasferta negli Stati Uniti della Liga, di Villarreal-Barcellona, non regge: il mercato di riferimento del calcio spagnolo è Miami, con le sue paillettes, il glamour, Messi e miliardi accessori. La Serie A va a prendersi invece i soldi della provincia australiana, con voli da 20 ore con scalo. Questa la è nostra dimensione. La notazione successiva è che ci va di lusso. Hai voglia a protestare, indignarsi, reclamare il calcio di prossimità per tenerne vivo il valore sociale, comunitario (come fanno, altissimi, sulla stampa spagnola); hanno voglia i giocatori a lamentarsi della fatica da schiavi. “La giornata più noiosa di sempre!”, quel titolo urlato sul più popolare tabloid tedesco, dovrebbe indurci nella tentazione del silenzio più sobrio possibile: ci è andata bene, cerchiamo di farla passare sotto traccia, magari a Perth non se ne accorgono.

La Bild nel frattempo sottolinea che produciamo pochissimo nonostante “attaccanti stellari come Lautaro Martínez (28, Inter/85 milioni di euro di valore di mercato), Marcus Thuram (28, Inter/75 milioni di euro) e Rafael Leao (26, Milan/70 milioni di euro)”. Chi s’è autoinflitto la visione delle ultime dieci partite di Serie A è andato oltre: ha potuto rendersi conto che non solo in Italia non si segna, ma nemmeno si prova a farlo. Intere partite con uno o due tiri in porta, e quest’è tutto. C’è gente là fuori che, presa dalla repulsa, ha minacciato di cancellare l’abbonamento di Dazn prima di rendersi conto di avere invece il pezzotto. Poi, per sicurezza, ha disdetto pure quello. “La pirateria uccide il calcio”, certo, come no. Ora tocca risponderne al sindaco di Perth: ha tutta l’aria di uno a cui abbiamo venduto la Fontana di Trevi. Siamo passati dal Totocalcio a Totòtruffa.

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