Juve, emergenza in difesa. Anche a Tudor toccherà sperimentare (Sportmediaset)

Si è infortunato anche Pedro Felipe, il “nuovo Bremer” della Next Gen. Kalulu, Joao Mario e Rugani saranno fondamentali per risolvere la situazione in difesa.

Bremer juve

Mg Torino 27/08/2023 - campionato di calcio serie A / Juventus-Bologna / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gleison Bremer-Dan Ndoye

Infortunato Bremer, fuori Cabal e ora anche Pedro Felipe. Nella Juve è in corso una vera e propria emergenza in difesa.

Scrive SportMediaset:

“Un’altra brutta notizia per Tudor e in casa Juventus è sempre più emergenza difesa. Con Cabal ancora ai box e Bremer che nella mattinata di oggi si è sottoposto a intervento chirurgico di meniscectomia artoscopica selettiva del menisco mediale del ginocchio sinistro e starà fuori a lungo, arriva un’altra tegola per la retroguardia del tecnico bianconero: Pedro Felipe, talento brasiliano della Next Gen definito ‘il nuovo Bremer’ già in panchina con il Milan, si è infatti fermato a causa di un risentimento muscolare all’ileopsoas e dovrebbe stare fuori circa per due settimane”. 

Emergenza Juve

SportMediaset propone una possibile soluzione temporanea a questi problemi:

“Una situazione che costringerà Tudor a testare sul campo le ‘seconde linee’, a trovare nuovi equilibri e a studiare soluzioni tecnico-tattiche alternative per blindare il reparto arretrato. 

Ipotizzando di rimanere con la difesa a tre, le opzioni più semplici e immediate sono due: la prima prevede l’inserimento di Joao Mario a destra in mediana e l’arretramento di Kalulu nel ruolo di braccetto con Gatti e Kelly a completare il reparto. La seconda invece prevede l’utilizzo dall’inizio di Rugani nel terzetto arretrato insieme a Gatti e Kelly. 

Ma il 3-4-2-1 non è l’unico modulo possibile per questa Juve. Per sopperire all’assenza di Bremer, infatti, il tecnico bianconero potrebbe anche decidere di passare al 4-3-2-1 schierando Kalulu, Gatti, Kelly e Cambiaso sulla linea di difesa e Thuram, Locatelli e uno tra Koopmeiners, McKennie e Adzic a centrocampo. Scelta che cambierebbe faccia alla squadra e necessiterebbe di qualche aggiustamento per quanto riguarda gli automatismi e i meccanismi in entrambe le fasi, ma che in certi match potrebbe risultare anche utile e interessante dal punto di vista tattico per scardinare le difese più chiuse e attaccare lo spazio con più uomini”. 

 

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