Gattuso: «Milan-Como a Perth è il calcio moderno. Con Israele giocheremo altrimenti perdiamo 0-3 a tavolino»
In conferenza: «Dispiace vedere cosa sta succedendo, ci sono bambini che muoiono ogni giorno, sono cose che fanno male al cuore, non è un ambiente sereno. Ma noi dobbiamo andare al Mondiale e ce la metteremo tutta»

Dc Roma 19/06/2025 - presentazione Commissario Tecnico Nazionale di Calcio / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Rino Gattuso
Il commissario tecnico Gennaro Gattuso, ha parlato in conferenza stampa in vista dei prossimi impegni dell’Italia contro Estonia e Israele. A seguire le sue principali parole.
La conferenza di Gattuso
«Giocheremo la prima partita in un modo e la seconda in un altro. Le scelte di chiamare Spinazzola e Piccoli in sostituzione degli infortunati Politano e Zaccagni sono state fatte in questa direzione qui. Mi dispiace per i giocatori persi, ne sono arrivati altri che possono darci una mano. Ahanor e Tressoldi li ho visti bene, possono avere possibilità di vestire la maglia azzurra in futuro. Stiamo parlando con Gravina e Buffone, ci stiamo lavorando, vediamo un po’».
Su Milan-Como a Perth e pressioni
«Milan-Como a Perth? Questo è il calcio moderno. Ballano cifre importanti e le società giustamente ci pensano bene. Sono cose a cui pensano i club, io non la vedo una cosa così negativa. Le pressioni sono tante, giro molto. Pensavo che a fare il ct mi mancava il campo, invece non è così, non mi annoio mai. Un lavoro bello faticoso. C’è una grande responsabilità, la sento tutta e questo mi piace. Spero di avere a lungo questo entusiasmo».
Cosa c’è da correggere e su Chiesa
«C’è da correggere tanto rispetto a settembre, ci sono state cose positive. Contro Israele ci abbiamo messo del nostro, poi qualcuno da lassù ci ha voluto bene e l’abbiamo portata a casa. Dobbiamo migliorare nell’atteggiamento e annusare il pericolo. Non è questione di moduli. Chiesa? Parlo tanto con i miei giocatori, li stresso. Con lui parlo ogni settimana, sa cosa penso di lui. Poi bisognerà rispettare ciò che ci dice un giocatore. Non si sente al 100% e questa è la verità».
Sul modulo e attaccanti
«I ragazzi stanno meglio rispetto un mese fa, non so ancora che modulo impostare. Un allenatore deve essere bravo a fare tutto, metto il mio ego da parte, qui ci giochiamo tanto. Sceglieremo sempre il modulo migliore per la squadra anche se a me non piace farlo. Gli attaccanti stanno bene, anche per numeri di gol realizzati, sono tutti sorridenti. Raspadori esterno? L’ho già utilizzato lì, le coppie esterne sono lui e Cambiaghi. Quest’ultimo fa bene entrambe le fasi, sia lui che Nicolussi Caviglia li ho chiamati perché ero curioso di vederli».
Sulle scelte
«Mi dispiace quando non riesco a chiamare qualche ragazzo, faccio spendere tanti soldi alla federazione per guardare giocatori in giro per l’Europa ma purtroppo questo è il mio ruolo e sono qui anche per prendere decisioni. Se c’è qualcuno da premiare lo faremo. Vediamo cosa succede, non pensiamo ai playoff o alla classifiche. Pensiamo a vincere le partite man mano. Ora abbiamo nella nostra testa solo l’Estonia, poi ci sarà Israele e così via. Pensiamo all’Estonia, non so se cambieremo tanto o meno».
Sulla situazione di Israele e critiche
«Quando ho detto che non si respira una bella aria mi riferivo all’ambiente che c’è fuori. Andremo ad Udine ad affrontare Israele ma lo faremo davanti a pochissimi tifosi, lo sappiamo. Ma dobbiamo giocare altrimenti perdiamo 0-3 a tavolino e non andiamo nemmeno ai play-off. Dispiace vedere cosa sta succedendo, ci sono bambini che muoiono ogni giorno, sono cose che fanno male al cuore. Per tutto questo non possiamo dire che sarà un ambiente sereno, ci saranno 5mila persone dentro lo stadio e 10mila fuori. Ma noi dobbiamo andare al Mondiale e ce la metteremo tutta. Vorrei rivedere lo stesso entusiasmo di Bergamo ma capisco che non è una situazione facile».
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Su singoli e Spinazzola
«A Kean ho detto di fare di più perché è un giocatore importante e dipende da lui. Non dobbiamo sottovalutare l’Estonia. Cannavaro? L’ho chiamato per congratularmi, è il nuovo Ct dell’Uzbekistan ed è già al Mondiale. Mentre io sono qui in trincea. Gliel’ho detto, che culo che hai. Ricci? Ha davanti un mostro sacro come Modric ma nulla è perso. Spinazzola lo vedo nel suo ruolo, poi è chiaro che può fare anche degli spezzoni più alto. Il suo valore è evidente è stato solo un po’ sfortunato con infortuni e continuità. Lo devo ringraziare, l’ho chiamato dopo l’infortunio di Politano e ho trovato grande disponibilità da parte sua. Non mi ha sorpreso, lo conosco bene».