Belgio in allarme per De Bruyne: lo psicodramma di una Nazione con vista Mondiali
Sui giornali e nei podcast non si parla d'altro: tra la preoccupazione per le sue condizioni di salute e il Mondiale che si avvicina

Ni Napoli 25/10/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Inter / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: esultanza gol Kevin de Bruyne
Belgio in allarme per De Bruyne: lo psicodramma di una Nazione con vista Mondiali
Un rigore che sembrava liberatorio, e invece si è trasformato in un colpo al cuore per un intero Paese. Kevin De Bruyne segna contro l’Inter, ma non sorride. Tutto in pochi secondi. Una immagine che manda nel panico il Belgio, più che il Napoli in quanto i tifosi erano impegnati a portare a casa la vittoria sull’Inter di Chivu. La diagnosi, confermata dal Napoli, parla di “grave lesione” al bicipite femorale. Le prime stime parlano di almeno due mesi di stop, ma le preoccupazioni crescono. Secondo Sky Sport Italia, il numero 17 potrebbe addirittura sottoporsi a un nuovo intervento chirurgico, come già accaduto nell’agosto 2023. Scenari che fanno tremare i Red Devils in vista delle qualificazioni e, più lontano, della prossima Coppa del Mondo.
A Bruxelles si parla di “psicodramma nazionale”. Het Laatste Nieuws, Le Soir e Walfoot raccontano il panico che ha attraversato il Paese nel giro di poche ore. Ma c’è anche chi invita alla calma. Il fisioterapista Lieven Maesschalk, che segue molti nazionali del Belgio, ha spiegato per Hln che non bisogna pensare al peggio: “Kevin è un professionista. Finché non ci sarà la risonanza, è difficile dire quanto sia grave. Ma tornerà, ne sono certo. L’importante è che sia in forma per i momenti chiave: la Coppa del Mondo è ancora lontana”.
Nel podcast Hln Football, Toby Alderweireld ha detto. “Tutti quei piccoli passi che dovrà rifare… è terribile”, ha raccontato l’ex difensore del Tottenham, che conosce bene il dolore di un muscolo lacerato. “Ci vorrà tempo prima che possa giocare senza paura. Anche quando il corpo guarisce, la mente resta diffidente.”
Un sentimento condiviso anche da Frank Boeckx e dal responsabile del calcio di Hln, Niels Poissonnier: “Sul suo volto si è letta subito la delusione, la consapevolezza. Era come se pensasse: ‘non di nuovo’. Sa cosa lo aspetta, sa quanto è lunga la strada”.
Perfino Steven Defour, amico e connazionale, ha rivelato a Le Vestiaire la preoccupazione che aleggia intorno al centrocampista: “Mi ha detto che ha sentito un colpo di frusta nella gamba già operata. Non è un segnale incoraggiante”.
E così, mentre il Napoli perde il suo faro e il Belgio trattiene il respiro, lo psicodramma De Bruyne si fa collettivo. Non è solo un problema muscolare: è la paura di vedere un genio costretto ancora una volta a fermarsi, proprio quando sembrava pronto a ricominciare. Ma come dice Maesschalk, “Kevin è un vincente e un perfezionista”.











