Baroni: «Simeone è un valore aggiunto, anche per i suoi atteggiamenti. Ngonge deve imparare a fare le cose semplici»

In conferenza alla vigilia di Torino-Napoli: «Ngonge il difficile lo sa fare bene, al Napoli non ha trovato lo spazio che avrebbe voluto»

Baroni

Dc Roma 04/10/2025 - campionato di calcio serie A / Lazio-Torino / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Marco Baroni

L’allenatore del Torino Marco Baroni ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Napoli che si giocherà domani (sabato) alle 18 a Torino.

Come vede  Baroni Ngonge da seconda punta in un ipotetico 3-5-2? Oppure Adams con Simeone?

«Ngonge è un attaccante, ha un raggio d’azione diverso dagli altri. Ha mobilità, sa giocare anche sull’esterno e basta vedere il gol di Parma. Può anche essere un attaccante dentro al campo. Adams sta benissimo, può partire o può subentrare: posso puntare su giocatori che stanno bene e che hanno voglia di giocare».

Tameze dove può giocare?

«Ha lavorato in maniera durissima, dando partecipazione individuale e anche all’interno della squadra. Sta bene, è un centrocampista ma nel percorso ha fatto un campionato intero da braccetto. E’ probabile che giochi, può ricoprire entrambi i ruoli».

In futuro c’è la possibilità di giocare con Asllani e Ilkhan?

«Lo escludo, sono simili. Anche se nel calcio ‘mai dire mai’, hanno caratteristiche simili: è più probabile che uno parta e che l’altro entri. Lavoriamo per far crescere entrambi, Asllani è giovanissimo e ha bisogno di un percorso di minutaggio: lo sta facendo nel Toro e in Nazionale. Lavoriamo per migliorare entrambi».

Baroni ha lavorato sulla testa dei giocatori?

«Abbiamo parlato dopo la gara perché poi in tanti sarebbero andati in Nazionale. Avevamo segnato da poco, c’erano situazioni dal punto di vista adrenalinico: sono cose da non ripetere, sono quei pezzettini che ancora ci penalizzano in maniera incredibile rispetto al valore della prestazione».

Si può giocare con due punte?

«Si, non lo escludo».

Vlasic dove può giocare?

«Anche quando giocavamo nel 3-4-2-1 aveva un ruolo diverso rispetto a Ngonge, lavorava da mezzala aperta. E’ un ruolo che può centrare benissimo, è un giocatore che si spende e si dà, un allenatore lo vuole sempre in campo. Stiamo lavorando per centrarsi nel ruolo, ha le caratteristiche per poterlo fare».

Come sta Ngonge? Come sta vivendo questa partita da ex?

«Deve passare dal semplice, il difficile lo sa fare bene. Sta facendo un percorso iniziato insieme a Verona, poi è andato in un club importante e al Napoli non ha trovato lo spazio che avrebbe voluto. Affrontiamo una squadra forte, per Conte parlano i risultati al di là della nostra amicizia, e dobbiamo pensare alla prestazione fatta di attenzione, intensità mentale e fisica. Tutti, compresi gli ex Simeone e Ngonge, devono centrare la partita».

Cosa può dare a Baroni e alla squadra il fatto di affrontare una big come il Napoli?

«La difficoltà della partita, il momento da cui arriviamo, sapere di giocare con i più bravi: è qui dentro la grande opportunità per la mia squadra. Serve una gara di valore, dovremo stare dentro in ogni secondo e ad ogni pallone. Il Napoli ha tante risorse, sarà centrale la parte dell’attenzione nella nostra prestazione».

Domani fare risultato vorrebbe dire fare una prestazione perfetta: desidera essere stupito dal suo Toro contro il Napoli?

«Lavoro ogni giorno con i ragazzi, è stata una settimana particolare per le nazionali. E’ nelle prestazioni che trovi i risultati: abbiamo fatto buone prestazioni, con qualche caduta, e dobbiamo partire da lì. Non sarà sufficiente solo centrare la prestazione, ma per centrare il risultato occorre una parte importante di voglia e attenzione che puoi trovare unendo tutti i valori».

Simeone sta diventando un leader? Si è anche legato all’ambiente…

«L’ho sempre apprezzato quando lo vedevo nelle immagini in tv o da avversario. Ora questo apprezzamento si è rafforzato conoscendolo, dà tutto in ogni allenamento e in ogni cosa che fa. E’ un valore aggiunto, anche per i suoi atteggiamenti. Mi ritengo fortunato ad averlo con me».

Come sta Zapata?

«E’ un giocatore che deve dare un contributo, tocca anche a me. Sta sempre meglio, ci saranno momenti della gara nei quali potrà dare il contributo. L’ha fatto con l’Atalanta, al di là del rigore, e la sua prestazione fu convincente».

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