Tortu fuori nei 200 a Tokyo: «Non avrei dovuto correre» ma apre alla staffetta

Fuori nelle batterie dei 200 metri con 20’’49. Alla Rai: «Ho iniziato a sentire la gamba irrigidirsi e ho avuto difficoltà. Prima di Tokyo, ho avuto un fastidio muscolare»

Tortu

Tokyo (Giappone) 06/08/2021 - Atletica Leggera staffetta 4x100 mt / Olimpiadi Tokyo 2020 / foto Panoramic/Image Sport nella foto: Filippo Tortu

Si è fermata la corsa di Filippo Tortu ai Mondiali di atletica di Tokyo. Nei 200 metri l’azzurro si è classificato quinto in batteria con 20’’49, lontano dall’accesso al turno successivo. Già durante la conferenza stampa alla vigilia dei Mondiali, il velocista aveva parlato delle sue condizioni fisiche e delle incertezze relative ai 200 metri: «Per me quest’anno è stato più complicato e nell’ultimo allenamento al camp di Tokorozawa, prima di arrivare a Tokyo, ho avuto un fastidio muscolare ma grazie allo staff medico federale sto cercando di rimettermi in sesto. Non ho mai cercato alibi, se non sarò in condizione potrei non correre i 200, ma ieri ho ripreso in attesa di svolgere oggi l’ultimo test. È una situazione a cui non sono abituato, per mia fortuna non avevo mai avuto problemi anche a ridosso della grande manifestazione, sto facendo tutto il possibile.». Dopo la sua gara, ai microfoni della Rai, non ha nascosto la delusione. Di seguito le dichiarazioni di Tortu:

Come ti sei sentito alla vigilia?

«Non ero certo di fare questa gara… Infatti non avrei dovuto. Penso sia sempre più difficile quando hai un minimo di possibilità di decidere di lasciar perdere, volevo provare con tutto me stesso. Ho iniziato a sentire la gamba destra irrigidirsi e ho avuto parecchia difficoltà. Sono riuscito a finire la gara ma non mi soddisfa».

Staffetta?

«Do piena disponibilità, deciderà il tecnico».

La carriera di Tortu:

Campione olimpico della staffetta 4×100 a Tokyo 2020 (disputata nel 2021), Filippo Tortu è uno dei volti più noti dell’atletica azzurra. Primo italiano a scendere sotto i 10 secondi nei 100 metri  piani, ha saputo alternare acuti internazionali a momenti difficili, rimanendo un punto fermo della velocità italiana.

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