Stadio a Poggioreale, riunione istituzionale rinviata al 18 settembre (Repubblica)
Si sarebbe dovuta svolgere il 4. Rinviata di due settimane, proprio il giorno di Manchester City-Napoli. Per De Laurentiis lo stadio è la priorità

Napoli 31/03/2023 - Sky Live in Napoli 2023 / foto Image nella foto: Gaetano Manfredi
Stadio a Poggioreale, riunione rinviata al 18 settembre (Repubblica)
È stata rinviata al 18 settembre (giorno di Manchester City-Napoli) l’attesa riunione sul progetto del Napoli per la realizzazione del nuovo stadio. Il Comune di Napoli ha presentato dei rilievi. Quindi è stata rinviata dal 4 al 18.
Scrive Repubblica con Marco Azzi:
De Laurentiis ha annunciato di aver pronto un progetto per costruirlo nella zona dell’ex Caramanico, al Centro Direzionale. L’attesa riunione con le istituzioni nazionali, regionali e cittadine (col sindaco Manfredi che non esclude invece il restyling del Maradona) è slittata però da dopodomani – la data indicata inizialmente da tutte le parti interessate – al prossimo 18 settembre. Tutto rinviato dunque di due settimane, con il presidente che per la coincidenza temporale dovrà rinunciare probabilmente alla prestigiosa trasferta di Champions League a Manchester, dove nella stessa giornata il Napoli affronterà il City. La priorità in questo momento è per le strutture e dalla “ prima pietra” di ieri può nascere un club sempre più grande.
Il sindaco di Napoli: «Lo stadio a Poggioreale? Ci sono dei vincoli, delle situazioni pregresse come il mercato»
Prosegue il braccio di ferro tra il Comune di Napoli e il Calcio Napoli sullo stadio. Il Comune vuole ristrutturare il Maradona, anche in vista degli Europei (ma né Figc né Uefa sono entusiasti del progetto). De Laurentiis vuole costruire un impianto nuovo (nell’area di Poggioreale).
Al Mattino il sindaco Gaetano Manfredi ha detto in pratica che ciascuno procede per la propria strada ma ha ricordato che nell’area di Poggioreale dove De Laurentiis vorrebbe costruire il nuovo impianto, ci sono dei vincoli.
«Il nostro obiettivo è avere uno stadio competitivo. Il Comune sta lavorando sul restyling del Maradona che è una nostra proprietà perché possa essere adeguato nella maniera migliore possibile alla normativa della Uefa con le risorse che servono. Se la Società Calcio Napoli vuole realizzare un nuovo stadio a noi non può che farci piacere. Rientra nella responsabilità della Società intraprendere un percorso che sia autorizzabile con un investimento sostenibile».
Doppio binario? Da un lato il Maradona con la sua storia e la sua concretezza e dall’altro il progetto del Club?
«Dobbiamo seguire una doppia strada nella consapevolezza che ci sono delle scadenze: per la Uefa entro ottobre 2026 deve essere pronto il progetto esecutivo e la certificazione della copertura finanziaria dell’intervento e questo vale per il Maradona come per un eventuale nuovo stadio. Per questo motivo dobbiamo seguire la doppia strada. Ci sono varie strade possibili, basta pensare a quello che si sta facendo a Bologna, Firenze o anche a Milano ed è chiaro che c’è un problema di vincoli e risorse. Il Comune è aperto a tutte le opzioni per dare uno stadio moderno alla città: lo faremo cercando la piena sintonia con il presidente De Laurentiis reduce dal secondo scudetto e pronto per grandi sfide di Champions».
Ma lo stadio al Caramanico nell’area di Poggioreale è fattibile a livello tecnico?
«Per il Caramanico ci sono dei vincoli, delle situazioni pregresse come il mercato che coinvolge anche terzi che hanno dei diritti acquisiti».