Furlani è il primo oro italiano ai Mondiali di atletica di Tokyo
L'atleta del 2005 sigla il suo nuovo record personale di 8.39 nel salto in lungo. Quinta medaglia per gli azzurri finora.

Italy's athlete Mattia Furlani competes in the men's long jump final during the World Athletics Championships in Tokyo on September 17, 2025. (Photo by Kirill KUDRYAVTSEV / AFP)
Mattia Furlani vince la medaglia d’oro ai Mondiali di atletica di Tokyo nel salto in lungo. Il classe 2005 sigla il suo nuovo record personale di 8.39.
Quinta medaglia per gli azzurri in questo Mondiale e primo oro.
Alla Rai Furlani ha dichiarato:
«Non so ancora se è reale, non ci credo ancora. Pesa una medaglia così, è qualcosa di magico. Ringrazio tutti perché abbiamo gestito la gara in maniera perfetta, abbiamo aggiustato salto dopo salto finché non siamo riusciti a trovarne uno per questo incredibile risultato. Ringrazio mamma in primis, è stata lucida e concentrata. Grazie per i risultati che mi hanno portato fino a qua, fino a due anni fa sognavo tutto questo ed esserci per me è un onore».
«Abbiamo lavorato tantissimo. Ho avuto un team fantastico e li ho ripagati dando il massimo in pista. Ringrazio la mia famiglia, Erika [la sorella, ndr.] che è a casa che è incinta. Abbiamo gestito un anno bellissimo ma molto complicato, dover trovare il picco di forma era difficile ma abbiamo pianificato tutto per bene. Questa medaglia non è solo mia, ma un pezzo per tutti quelli che mi hanno aiutato; ringrazio anche me stesso per averci creduto. Stiamo migliorando, anche oggi non è andata al top, ma abbiamo cercato di trovare il meglio di me stesso. E’ solo l’inizio per me, raggiungere certi risultati ora è fantastico. E’ una serata magica, adesso mi voglio godere un po’ di vacanza, ma con la testa rimarrò sempre qui perché è stata una serata da sogno. Sono ottimista verso il futuro, dobbiamo rimanere sani e lavorare passo dopo passo e per me è bellissimo aver reso la mia vita così, più dell’essere campione».
Mattia Furlani: «Non ho niente da invidiare a nessuno»
L’intervista a La Stampa dello scorso marzo dopo l’oro ai Mondiali indoor:
Che cosa sposta questo oro? «Mi dà la consapevolezza di cui ho bisogno. Me la sono andata a prendere. La prova agli Europei in Olanda è stata una botta, mi ha disorientato e non per l’argento, che è stupendo, solo perché non ero io. Essere il favorito era un’esperienza nuova, ora ho preso dei punti di riferimento. Quando va bene è facile, sono tutti bravi a gestire i lati positivi, quando va storta senti tante cose… L’oro mi risistema l’autostima: sono convinto del modo con cui mi alleno, non ho niente da invidiare a nessuno»
Che cosa non può mancare? «La fiducia, quella serve per raggiungere i risultati: senza è impossibile. Noi atleti lavoriamo ogni giorno soli con noi stessi e con le persone che si dedicano a noi, con i nostri mezzi e i traguardi centrati o mancati li decide un centimetro, come è successo anche in Cina. Pinnock, il giamaicano mi è rimasto dietro per un solo centimetro. La fiducia è indispensabile».