È più bello vincere all’ultimo respiro e fino all’ultimo respiro gioca una squadra con mentalità Conte
Lang batte bene i calci d'angolo. Buonasera, Buongiorno. Modric al Milan predica nel deserto in una squadra piena di problemi

Dc Napoli 30/08/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Cagliari / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: esultanza gol Andre’ Frank Zambo Anguissa
FALLI DA DIETRO (rubrica nata nel 2008. Le rubriche omonime nate successivamente sono imitazioni)
COMMENTO ALLA 2° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2025-26
All’ultimo respiro.
All’ultimo respiro vince la squadra che gioca fino all’ultimo respiro.
Fino all’ultimo respiro gioca una squadra con mentalità Conte.
I sardi scendono in campo e si piazzano tutti e undici dietro la linea della palla diretti dal solito Mina sontuoso dominatore della difesa. Non ne vogliono proprio sapere di giocare.
Il Feroce Salentino conferma i Fab Four in centrocampo, che finiscono per pestarsi i piedi l’un l’altro.
Scott ha un paio di occasioni ma è impreciso e fa tanta confusione.
Polinapoli è il più vivo ma nessuno sfrutta i suoi cross.
King Kevin non corre, cammina. Dicono che è per via dell’emozione. La scusante può essere credibile per Lucca non per lui che è una star.
Lucca infatti non ne azzecca una. Anche perché manco ci prova.
Passerà comunque agli onori della cronaca per un curioso accidente. A metà ripresa in uno scomposto scontro molto fisico con Mina, cala letteralmente le mutande al monumentale difensore colombiano scoprendone le pubenda dalla cintola in giù.
La foto impazza sui social.
Servono cambi freschi per scuotere un po’ il torpore.
Giocare fino all’ultimo respiro.
Fuori la star che cammina. Dentro Noa Lang, che prova a puntare l’avversario per saltarlo. E poi tira bene i corner.
Fuori Lucca. Debutto in A per Giuseppe Ambrosino Di Bruttopilo (sì, è proprio il suo nome per esteso) 22 anni di Procida. Nazionale Under e tante speranze.
Poi salutiamo il rientro: Buonasera, Buongiorno.
È suo il rasoterra per il piede di Zambo. Al 94 e 30.
All’ultimo respiro. E via libera alle banalità. Così è più bello vincere.
Maledizione San Siro per le milanesi.
Domenica scorsa furono i Diavoli a lasciare su quel prato i tre punti preziosi raccolti dai cremonesi.
Stavolta tocca ai bauscia soccombere. Ed è caos.
Per Marotta la squadra è già forte così com’è e migliorarla è difficile.
Ma in campo contro i friulani s’è visto tutt’altro.
Un imbarazzante divario fisico.
La squadra non ha un dribblatore. Non ha filtri al centrocampo. Non ha più una difesa.
Ma soprattutto ciò che fa vieppiù infuriare i già furenti tifosi è notare l’assenza della società. Di una dirigenza.
A Pisa è festa grande per il ritorno in A.
Potrebbe finire in parità, contro i Sangue Oro, ma quando entra la Joya tutto cambia.
Al Via del Mare sotto gli occhi di Helen Mirren tifosissima leccese, Luka Modric, simbolo di questo nostro campionato per stelle cadenti, predica nel deserto in una squadra piena di problemi.
Nessuno che attacchi la profondità. Controlli così così.
Ma lui è un mago che disegna incantesimi salvando i Diavoli con un assist meraviglia per Loftus.
La squadra non è adatta a lui.
Frigna così Sor Polpetta in conferenza.
Ma poi in campo le cose più belle viste nella seconda giornata sono sue.
La Cremonese sotto i riflettori.
Prima in classifica. E poi lo scoop.
Romano Floriani Mussolini figlio di Alessandra debutta in A. Entra a sette minuti dalla fine. Gioca a destra.
Ha fatto cose buone.