Troppa violenza, biglietti nominativi anche nel basket. I tifosi insorgono: nel calcio non è servito
Niente più biglietti acquistati all'ultimo momento, ma il giorno prima. I tifosi protestano: non siamo stati coinvolti. Lo scorso anno tanti gli scontri

Mondiali di Basket 2023 / Italia / foto Imago/Image Sport nella foto: Nicolo Melli ONLY ITALY
Cosa cambia per gli appassionati di basket
L’introduzione dei biglietti nominali richiede agli spettatori di fornire i propri dati anagrafici al momento dell’acquisto. Mentre gli abbonamenti non subiscono variazioni, essendo già nominali, le maggiori difficoltà si presenteranno per i tifosi in trasferta.
Per loro, l’acquisto del biglietto dovrà avvenire entro le 19 del giorno precedente la partita. Questo vincolo temporale serve a permettere alle forze dell’ordine di incrociare i dati con il database dei Daspo, impedendo l’accesso a chi ha divieti. Al momento, l’obbligo di tessera del tifoso e l’uso di tornelli non sono ancora previsti a causa delle carenze strutturali di molti impianti.
La protesta delle tifoserie: “Non ha funzionato nel calcio, figuriamoci nel basket”
La reazione dei tifosi è stata immediata e compatta. Numerose curve, tra cui quelle di Brescia, Virtus Bologna, Milano, Napoli, Venezia e molte altre, hanno firmato un comunicato di protesta.
Il principale motivo di dissenso è il metodo: la decisione è stata presa senza consultare società o tifoserie, le parti più direttamente coinvolte. I tifosi sostengono che misure simili nel calcio non abbiano risolto il problema della violenza, ma abbiano solo introdotto restrizioni e sanzioni per infrazioni minori.
Viene sollevato anche il tema della privacy, con incertezze sulla gestione dei dati personali raccolti. Le tifoserie sottolineano che, a differenza del calcio, gli episodi di violenza nel basket sono rari, rendendo queste nuove regole “liberticide” e ingiustificate. La richiesta alle Leghe e alle società è di non applicare queste disposizioni, difendendo la libertà di circolare e acquistare i biglietti senza restrizioni.
Gli episodi di violenza dietro la decisione
Nonostante le proteste, la scelta del Ministero degli Interni arriva dopo una stagione segnata da diversi episodi di violenza:
- Rimini: Scontri durante i playoff di Serie A2 contro Forlì, che hanno portato a Daspo e partite a porte chiuse.
- Trieste: Tafferugli fuori dal palasport dopo la partita con Varese, con quattro feriti.
- Livorno: Tifoserie che si sono affrontate con spranghe e bastoni prima della Supercoppa.
- Rieti: La Digos ha emesso 20 Daspo a seguito di tafferugli in occasione di una partita.
A ciò si aggiunge il Daspo confermato al presidente del Trapani Shark, Valerio Antonini, e il divieto di trasferta per i tifosi del Napoli, segnali che le autorità sono determinate a inasprire i controlli e le misure di prevenzione.