Conte: «L’anno scorso abbiamo sofferto? L’ambiente non può stare con noi se vinciamo e contro di noi se perdiamo, così è facile»

In conferenza: «Il Napoli da favorito è arrivato decimo, non dimentichiamo. L'infortunio di Lukaku? Niente alibi. Del mercato non parlo»

Napoli Conte

Ni Castel di Sangro 03/08/2025 - amichevole / Napoli-Brest / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Antonio Conte

L’allenatore del Napoli, Antonto Conte, ha parlato in conferenza stampa per la prima partita della nuova stagione contro il Sassuolo

La conferenza di Conte

Cosa significa l’infortunio di Lukaku?

«Sicuramente è un infortunio importante per un giocatore che aveva un peso specifico. Lo ha avuto l’anno scorso nella vittoria dello scudetto, ma sappiamo benissimo che possono capitare queste situazioni. Qualcosa di importante è capitato anche l’anno scorso. Possono capitare anche episodi di mercato che fanno pensare che tutto cada e invece questi ragazzi hanno dimostrato di saper fare fronte a tutto. Non dobbiamo recriminare e cercare alibi, ma trovare la soluzione. Lo abbiamo fatto l’anno scorso benissimo e lo stiamo facendo devo. Con i ragazzi non ho proprio parlato dell’infortunio perché fa parte del gioco come il mercato, l’importante è lavorare».

Ha detto che ripetersi è difficile, ma lei c’è riuscito e sa come si fa. Come si fa?

«A questo gruppo non c’è bisogno di ripetere, è un gruppo serio e responsabile di ragazzi che hanno voglia di lavorare e migliorarsi. Quello che ho rimarcato è che ripetersi sarebbe un fatto storico perché non è mai successo a Napoli e quando siamo partiti favoriti con Osimhen, Kvara e Zielo, non dimentichiamo che siamo arrivati decimi e questo deve essere impresso chiaro nelle menti di tutti noi e dell’ambiente. Perché si vince tutti e nell’eventualità si perde tutti. Sarà un campionato difficile in cui ci sono tante squadre attrezzate. Noi dobbiamo fare del nostro meglio e dare anche una strada a molte squadre che non sono le solite abituate a vincere lo scudetto».

State lavorando su nuovi moduli?

«È inevitabile che bisogna lavorare e cercare delle soluzioni. Sappiamo che il 4-3-3 è nelle corde di questa squadra però ci sono anche altre strade da percorrere. Un allenatore deve essere bravo a percorrere diverse strade senza snaturare i giocatori. Oggi stiamo valutando dopo l’infortunio di Lukaku perché abbiamo una sola punta al momento».

È contento del mercato? 

«Non parlo del mercato».

Ha sciolto il dubbio in porta?

«Non c’è nessun dubbio in porta, c’è una decisione da prendere. Ho due portiere bravissimi».

Che voto dà alla sua rosa?

«Non penso tocchi a me fare valutazioni o dare dei numeri sulla rosa. Penso che ci siano gli addetti ai lavori. Quello che mi viene messo a disposizione deve essere portato a profitto».

Grossa novità sugli arbitri quest’anno, che ne pensa?

«Le polemiche nello scorso campionato non sono state nostre. io ho sollevato un problema durante l’anno e ho anche avuto un riscontro che quello che avevo detto non erano fesserie. Ben accetto tutto quello che può migliorare, meno ombre ci sono è un bene per tutti, anche per l’arbitro che è tenuto a fare un lavoro molto duro e a prendere delle decisioni. Ora è chiaro che avrà una responsabilità maggiore nel dover spiegare le decisioni».

Siete i favoriti?

«Per definizione hai lo scudetto sulla maglia e quindi sei favorito per definizione anche se perdi tutti i calciatori. Però lo scudetto non basta».

McTominay e De Bruyne, centrocampo da gol?

«È tutto da testare, veniamo da un mese di lavoro e viene difficile dare dei giudizi. Non sono per le parole ma per i fatti. parlare giusto per parlare non ha senso, deve parlare il campo per noi. Qualsiasi domanda che oggi frulla nella vostra testa, vi dico che bisogna aspettare il campo, che comincino le partite vere e poi fare delle valutazioni».

Si dà per scontato che il Napoli non debba soffrire, come invece lo scorso anno.

«Il Napoli ha sofferto l’anno scorso? E allora due anni fa si è morti? L’anno scorso abbiamo vinto lo scudetto facendo grandissime cose, se per voi è sofferenza, allora alzo le mani e mi ritiro. L’ambiente non può stare con noi se vinciamo e contro di noi se perdiamo, sarebbe troppo facile. Anche l’anno scorso mi è stata fatta la domanda delle pressioni, l’anno scorso abbiamo dimostrato di saperle sopportare e adesso ci apprestiamo a una nuova stagione dove ciascuno può pensare quello che vuole. Io dico che bisogna parlare poco avere la testa bassa e pedalare, sennò facciamo come due anni fa quando sono stai imputati solo calciatori, società e presidente. Cerchiamo di creare un ambiente compatto nella buona e nella cattiva sorte».

Cosa la intriga di più, che siete i favoriti, che torna Allegri, o De Bruyne e Modric in serie A?

«L’ultima volta eravamo favoriti e siamo arrivati decimi. Sono due grandissimi calciatori, poi oggi ci stiamo concentrando tutti sulle parole poi ci saranno i fatti e il campo parlerà. La storia di Max parla per lui, sarà un campionato molto difficile».

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