Conte ha ricordato che il Napoli non è il Real Madrid: un atto di realismo che ci voleva

Tranne De Bruyne, i nuovi non sono superiori ai titolari. Serviva qualcuno che lo dicesse, anche se non tutti hanno gradito. Il Napoli ha fatto sforzi notevoli, nei limiti del fatturato

Napoli Conte

Ni Castel di Sangro 03/08/2025 - amichevole / Napoli-Brest / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Conte ha ricordato che il Napoli non è il Real Madrid: un atto di realismo che ci voleva

I rumoreggiatori non hanno gradito le parole di Conte in conferenza stampa. Seppure a mezza bocca, visto che siamo sempre nei dintorni di Ferragosto e fa caldo. Le accuse sono le solite, ossia quelle di maniavantismo. Un po’ di tifosi forse si aspettavano trionfalismi e manifesta eccitazione per la faraonica campagna acquisti.

Conte a nostro avviso è stato intellettualmente onesto. Senza per questo sminuire il lavoro della società, anzi. Ha rivendicato l’orgoglio di appartenere a un club che riesce a coniugare risultati (e che risultati) e sostenibilità economica. Ma non ha potuto fare a meno di ricordare che i nuovi arrivati – tranne De Bruyne (bisogna vedere Milinkovic Savic) – non sono calciatori pronti, non sono superiori a chi c’era. Lo ha detto in maniera fin troppo chiara, com’è suo costume. Una precisazione che era doverosa. È stato perfetto quando ha sottolineato che ci sono due modi per fare mercato: rinforzare l’undici o completare la rosa. E che il Napoli ha scelto la seconda strada. L’unica possibile, aggiungiamo noi. Non è che il Napoli potesse andare dal Real Madrid e acquistare Rodrygo e pagargli l’ingaggio faraonico. Deve seguire altre strade.

Ascoltando tante voci a Napoli, invece, sembra quasi di aver assistito alla campagna acquisti del Liverpool che ha speso 350 milioni di euro (e continuerà). De Laurentiis sta estraendo sangue dalle rape, sta facendo crescere il club di anno in anno. E quest’estate la società sta compiendo sforzi ragguardevoli. Ma sempre entro i limiti e confini del Napoli, del suo fatturato, dei prezzi medi dei suoi biglietti (dettaglio tutt’altro che irrilevante). Da queste parti si pretendono sempre la botte piena (di vino pregiato) e la moglie bella che ciucca.

De Bruyne è stata un’operazione straordinaria, ma resa possibile dalla volontà del calciatore che ha accettato una drastica riduzione dell’ingaggio. Va ricordato ogni giorno.

Conte ha ragione pure quando ricorda che il Napoli ha bruciato le tappe. Che ha vinto ancora in pieno processo di ricostruzione. È vero. Senza stare qui a ricordare gli errori di Inter e Atalanta perché lo sport è così; se tu sei più forti ma sbagli, devo essere bravo io a farmi trovare pronto. E il Napoli è stato bravissimo.

Detto questo, è ovvio che il Napoli sia favorito per il campionato italiano. Soprattutto se lui riuscirà a trovare quell’equilibrio di cui ha parlato. E se uscirà indenne dal ballottaggio (da lui ufficializzato) tra Meret e Milinkovic Savic. Ma per quel che riguarda i confini europei, il Napoli resta indietro come tutto il calcio italiano. Per capirlo basta saper contare e leggere le spese europee di questo calciomercato.

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