Sinner ha riabilitato Ferrara, e Naldi non l’ha presa bene: «Un giorno parlerò io»

Il fisioterapista del caso Clostebol dice a Repubblica di essere amareggiato: alla fine è lui l'unico a pagare ancora l'errore

Sinner

Italy's Jannik Sinner celebrates after victory against Spain's Carlos Alcaraz at the end of their men's singles final tennis match on the fourteenth day of the 2025 Wimbledon Championships at The All England Lawn Tennis and Croquet Club in Wimbledon, southwest London, on July 13, 2025. (Photo by HENRY NICHOLLS / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE

Alla fine, fuori dal giro è rimasto solo Giacomo Naldi. Il fisioterapista che ha “dopato” involontariamente Sinner. Ora che il numero uno al mondo del tennis ha ripreso nel suo staff Umberto Ferrara, Repubblica l’ha cercato e ha registrato la sua delusione: “Ecco, ci risiamo. Ora ricomincia l’incubo, come nell’estate scorsa”, dice. La chiusura del caso Clostebol, in questi termini, lo ha deluso. “Non ho alcuna intenzione di commentare – dice – È una storia che mi ha amareggiato troppo, ha danneggiato la mia immagine. Quando sarà il momento opportuno parleremo di tutto con calma. Non voglio rovinarmi anche questa vacanza”.

Dice che il suo rapporto con Sinner è rimasto buono. E Repubblica ricorda che resta un professionista stimato di appena 34 anni: “ha lavorato per 6 stagioni con la Virtus Bologna di basket prima di entrare nel mondo del tennis. Recentemente si è occupato con successo del recupero da un infortunio del perugino Francesco Passaro (121° nel ranking), nel frattempo gestisce un suo studio a Casalecchio di Reno, provincia di Bologna. Sulla vicenda Clostebol non ha mai rilasciato interviste”.

Adesso vorrei solo essere lasciato in pace – dice – Preferisco non commentare. Magari un giorno lo farò, ora fa troppo male”.

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