“Land Back”, “restituiteci le nostre terre”: un tatuaggio pro indigeni scuote il rugby neozelandese

Vaha'akolo, rugbista della Nazionale, è polinesiana, attivista dei movimenti indigeni. Sui social viene messa sotto accusa, la federazione la difende

Land back

New Zealand's Katelyn Vaha'akolo celebrates her try during the rugby union Test match between Australia and New Zealand at Ballymore Stadium in Brisbane on July 14, 2024. (Photo by Patrick HAMILTON / AFP) / -- IMAGE RESTRICTED TO EDITORIAL USE - STRICTLY NO COMMERCIAL USE --

Immaginiamo Gianluigi Donnarumma difendere la porta della Nazionale italiana ai Mondiali con un tatuaggio: “Campania libera”. Oppure, “fuori i Savoia dalle nostre terre”. O infine Rino Gattuso sedere in panchina con sul palmo l’incisione “Free Calabria”. È successo in Nuova Zelanda dove Katelyn Vaha’akolo, ala delle Black Ferns (la Nazionale) e stella del rugby neozelandese, ha portato questo dibattito al centro dell’attenzione con un tatuaggio: “Land Back” sul palmo della mano destra. Questo gesto ha scatenato un’ondata di reazioni, evidenziando il complesso intreccio tra identità culturale, attivismo indigeno e sport di alto livello.

“Land Back” polemica nel rugby neozelandese

La notizia è stata riportata da Stuff.co.nz: il tatuaggio è diventato un simbolo di giustizia e ripristino dei diritti dei popoli indigeni.

Vaha’akolo, con origini Ngāti Whatua, Ngā Puhi, Maniapoto iwi e legami con Nuku’alofa (Tonga), ha esibito il suo tatuaggio per due anni. Tuttavia, solo di recente, dopo le partite delle Black Ferns nella Pacific four series e nella O’Reilly cup, in particolare contro l’Australia, gli screenshot del suo braccio sono diventati virali sui social. Che cosa significa “Land Back“? Rappresenta un movimento indigeno che lotta per la restituzione delle terre ancestrali e il controllo delle proprie risorse, storicamente sottratte. Per Vaha’akolo, è un modo per mostrare sostegno al suo popolo indigeno e ribadire la sua identità di “donna polinesiana” prima ancora che di atleta.

Il supporto della federazione neozelandese a Katelyn Vaha’akolo

Di fronte alle reazioni negative e ai commenti sui social, la Federazione neozelandese di Rugby (Nzr), che pure è alle prese con diversi casi di intolleranza e violenza,  ha espresso pieno supporto a Katelyn Vaha’akolo. Mark Robinson, direttore generale della Nzr, ha sottolineato l’impegno della federazione nel «celebrare la nostra diversità» e nel creare ambienti in cui gli atleti si sentano «sicuri e supportati nell’esprimersi in modo autentico». Questo approccio riflette una crescente consapevolezza da parte delle istituzioni sportive neozelandesi riguardo all’importanza del rispetto delle identità Māori e Polinesiane, distinguendosi per la sua apertura e inclusività.

 

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