Il calcio femminile interessa perché nessuno insegue l’arbitro, Infantino lo “ama” per motivi elettorali

Ne parla Damascelli su Il Giornale. "Nessuno si mette a strillare che non gli piace il nuoto sincronizzato maschile. Infantino all'Uefa non lo apprezzava, ormai siamo abituati al calcio-saloon"

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Cm Ginevra 22/07/2025 - Europeo femminile 2025 / Inghilterra-Italia / foto Cristiano Mazzi/Image Sport nella foto: esultanza gol Barbara Bonansea

L’interessante visione di Damascelli su Il Giornale riguardo ad Euro 2025 e in generale sul calcio femminile, che in Italia ha avuto un boost di interesse grazie alla Nazionale di capitan Girelli e dell’allenatore Soncin. Di seguito l’analisi.

La rivincita ad Euro 2025 del calcio femminile su quello maschile grazie all’Italia (Il Giornale)

Scrive così il Giornale a firma Damascelli:

“Oltre al risultato c’è il dato di ascolto, c’è l’interesse imprevisto per il football femminile, è passione che occupa l’assenza e il tradimento di quello maschile, è una partita senza insulti, aggressioni, sputacchi e gesti scomposti, non c’è inseguimento all’arbitro croato, è lo sport inteso come sfida aperta, qualche schizzo ma raro a confronto del calcio-saloon maschile al quale ci siamo abituati. I capalbiesi resistono sui loro comodi divani definendo il football femminile una chiavica, lo pensava anche Infantino quando era segretario dell’Uefa, una volta asceso al paradiso Fifa, lo stesso Infantino ha cambiato opinione, celebra e magnifica il calcio delle donne per ovvi motivi elettorali.

Ma questo non c’entra con la crescita del fenomeno nei nostri domicili, si moltiplicano le iscrizioni di ragazze alle scuole calcio, oltre alla bellezza c’è la sostanza, l’impegno, il sacrificio, fattori che vanno ammirati in un’epoca nella quale titoli e fotografie sono riservati a salari sontuosi e volgari, ad auto milionarie, ad una vita glamour tra discoteche e panfili. […] Se nessuno si mette a strillare non mi piace per nulla il nuoto sincronizzato dei ragazzi, disciplina invece elegante tra le ragazze in acqua ma il calcio femminile abbisogna di tempo, di evoluzione e di maturazione soprattutto di chi lo segue, in Italia, comprese le istituzioni.

In Inghilterra la storia è diversa, oltre 8 milioni di telespettatori, 65% di share, anche re Carlo ha commentato la vittoria […] Le nostre ragazze tornano a casa senza ricevere pomodori e insulti. È la loro vittoria contro il calcio dei maschi”.

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