Allegri: «Non giocare le coppe serve a lavorare bene per giocarle l’anno prossimo»

In conferenza: «È il nostro obiettivo. Modric darà un plus tecnico e anche di leadership, bisogna che diventiamo in fretta una squadra»

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AC Milan’s Italian new coach Massimiliano Allegri gestures during a training session at The Milanello Sports Centre at Carnago, north-west of Milan on July 7, 2025. (Photo by Stefano RELLANDINI / AFP)

Massimiliano Allegri è intervenuto in conferenza stampa da Singapore a due giorni dall’amichevole tra Milan e Arsenal. Il suo intervento ha riguardato diversi temi centrali della stagione che verrà per i rossoneri, di seguito lo riportiamo integralmente.

Allegri: «Vi spiego pro e contro di non giocare le coppe»

Situazione differente rispetto a 15 anni fa. Come sta andando il lavoro in questi primi 20 giorni?
«Abbiamo iniziato da 20 giorni, la squadra sta lavorando bene. Modric sarà importante per noi, è un campione e alzerà il livello tecnico».

L’obiettivo è tornare a giocare la Champions. Quanto è difficile?
«Non è facile perché ci sono squadre molto attrezzate e competitive».

Meglio o peggio non avere le coppe europee?
«L’aspetto positivo è che giocando una volta a settimana si ha più tempo per lavorare, assimilare i concetti e diventare più squadra. L’aspetto negativo è che non giocando la Champions non giochi grandi partite che tutti vorrebbero giocare. Io guardo il bicchiere mezzo pieno: dobbiamo lavorare bene perché il prossimo anno il Milan torni a giocare nell’Europa che conta».

Com’è stato il suo ritorno al Milan?
«Sono tornato qua con entusiasmo e voglia. Sono focalizzato sull’obiettivo finale ovvero il Milan si qualifichi per la Champions 2026-27, una cosa fondamentale per il brand e per la società a livello economico».

Il punto sul calciomercato dei rossoneri?
«C’è totale sinergia con la società che sta lavorando perché il 31 agosto la squadra sia competitiva per tutti e tre gli obiettivi».

Ha lavorato più sull’aspetto psicologico dopo la scorsa stagione o più sul campo?
«Ho conosciuto la squadra che è formata da ottimi giocatori. Non bisogna guardare indietro alla scorsa stagione, ma avanti. Questo nel bene e nel male. Perché anche quando hai vinto e riparti, non puoi pensare ai titoli vinti. Non serve per il futuro. E ora quello che è successo lo scorso anno non serve più. Ora abbiamo iniziato la nuova stagione e sono fiducioso perché ho un gruppo con valori tecnici e morali importanti».

Quando vi sentite pronti per l’esordio ufficiale?
«Il 17 agosto saremo pronti per giocare la prima partita ufficiale. È importante lavorare sul campo. All’inizio siamo gruppo, ma bisogna diventare in fretta una squadra».

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