Sparare sul Mondiale per club fa figo. Fatto sta che è interessante e in tv se lo guardano

Gli ascolti tv sono buoni, anche delle partite senza italiane. C'è il ritorno del calcio brasiliano (come negli anni 80), la squadra di Inzaghi. E non siamo ancora nel vivo

A fan of Al-Ahly smiles ahead of the FIFA Club World Cup 2025 Group A football match between Portugal's Porto FC and Egypt's Al-Ahly at the MetLife stadium in East Rutherford, New Jersey on June 23, 2025. (Photo by FRANCK FIFE / AFP)

Sparare sul Mondiale per club fa figo. Fatto sta che è interessante e in tv se lo guardano

In piena Tangentopoli, con avvisi di garanzia che piovevano come oggi gli speciali su Garlasco, Beppe Grillo (che ai tempi era un comico e basta) fece una battuta che suonava più o meno così: “Ci è avanzato un avviso di garanzia, vabbè diamolo a Citaristi tanto lui manco se ne accorge”. Severino Citaristi era il tesoriere della Dc, in ogni avviso di garanzia compariva anche lui. Alla fine ne totalizzò 74. Wikipedia scrive anche che alla fine fu condannato a 16 anni di carcere. Ma lo scriviamo solo per completezza dell’informazione.

Il punto è che la battuta di Grillo ci è tornata in mente leggendo i reiterati articoli contro il Mondiale per club. Che certamente è un atto di forza politico, altrettanto sicuramente va a ingolfare ulteriormente il calendario, anche se poi abbiamo scoperto che nell’arco della stagione le squadre che giocano di più sono quelle brasiliane che fin qui al Mondiale stanno sorprendendo. Aggiungiamo che si gioca a orari massacranti con situazioni climatiche allarmanti per calciatori e giocatori. Tutto vero. Ne scriviamo ogni giorno sul Napolista.

Però va detto anche altro. Il Mondiale per club interessa. Ne scrivono i giornali di tutto il mondo. E man mano che si andrà avanti, gli articoli saranno sempre più incentrati sul calcio giocato. Non è affatto questo spettacolo indecente di cui talvolta si parla. È sempre accaduto, anche ai Mondiali canonici, che le prime partite fossero squilibrate. Ricordiamo Ungheria-El Salvador dell’82 che finì 10-1. Agli ultimi Mondiali, Spagna-Costa Rica si è conclusa 7-0, Inghilterra-Iran 6-2. Nel 2014 la semifinale Germania-Brasile terminò 7-1 eppure nessuno derise la Coppa del Mondo.

Al Mondiale per club qualche partita squilibrata c’è stata. Ma nemmeno troppe. Visto, ad esempio, che gli sconosciuti giapponesi dell’Urawa Red Diamonds fino al 77esimo stavano battendo l’Inter e hanno finito col perdere 2-1 con un gol al 92esimo. La notte scorsa il Porto ha pareggiato 4-4 con i sauditi dell’Al Ahly. La partita tra l’Al Hilal di Inzaghi e il Real Madrid è stata godibilissima, è finita 1-1 con un finale thrilling grazie al rigore parato da Bono a Valverde. C’è stato l’exploit delle squadre brasiliane che sono ritornate ai fasti degli anni Settanta e Ottanta quando ci si riempiva la bocca di Flamengo, Fluminense, Botafogo, che solo onomatopeicamente lasciavano sognare. In quegli anni quello brasiliano era il solo campionato di cui si poteva guardare qualche partita sui circuiti delle tv private. Ce le guardavamo soprattutto per ascoltare cosa combinavano i telecronisti dopo i gol. Da noi imperava la sobrietà dei Martellini. All’epoca i calciatori in voga erano Claudio Adao, Biro Biro. Vabbè la preistoria.

Mondiale per club, gli ascolti tv sono buoni

Ci teniamo però a dire che il Mondiale per club piace anche agli italiani. Nel senso che se lo guardano. Il Mondiale voluto da Infantino è trasmesso gratuitamente da Dazn (basta loggarsi) e poi Mediaset ha acquistato i diritti per trasmettere una partita al giorno. Pier Silvio vive nell’ombra del padre e ha voglia di mostrare che anche lui può mietere successi. E quindi come Silvione si costruì il proprio Mundialito, ha deciso di portare in tv il Mondiale per club. E gli va riconosciuto che la scelta sta pagando. Il calcio gli italiani se lo guardano.

Vi diamo qualche dato. Sabato scorso, su Canale 5, la partita tra l’Inter e i giapponesi sconosciuti (Urawa Red Diamonds) ha totalizzato il 20,5% di share, con due milioni e 790mila spettatori. Ha vinto la serata: Raiuno si è fermata a 1,9 milioni. Niente male. Domenica alle 18 Juventus versus i diversamente affascinanti – calcisticamente parlando – del Wydad Casablanca ha fatto registrare un milione e 900mila spettatori e il 17,3%: record della fascia oraria, nessuno ha fatto meglio di Italia1.

Ma non è solo questione di italiane. Il match tra l’Al Hilal di Simone Inzaghi e il Real Madrid trasmesso alle 21 da Italia1 ha totalizzato un milione e 500mila spettatori col 9,3% di share. Persino Inter Miami (la squadra di Messi) contro il Porto ha avuto un milione e 400mila spettatori con l’8,5% di share. Anche ieri sera il Mondiale per club è andato bene in tv: Atletico Madrid -Botafogo è stata guardata da un milione e 558mila spettatori col 9.3 di share. E a questi dati andrebbero aggiunti quelli di Dazn che saranno pochi, ma sempre qualcosa sarà.

Ricordiamo che siamo alle battute iniziali, siamo ancora ai gironi. Con gli ottavi si entrerà nel vivo. In Francia, ma anche in Spagna, stanno cominciando a scrivere del prossimo match tra Inter Miami e Psg, Messi contro la sua ex squadra. Cresceranno gli ascolti e anche l’affluenza (che peraltro è già buona quando le partite sono interessanti). Quindi sì è un torneo che presenta criticità (come del resto l’ultimo Mondiale in Qatar con Messi premiato col Bisht il mantello arabo) ma che comunque interessa e non è il affatto il disastro che sembra, nemmeno tecnicamente.

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