La Maccarani è stata squalificata per tre mesi per “comportamento antisportivo”

La vicenda nasce durante le indagini sul caso degli abusi psicologici e presunti maltrattamenti nei confronti di atlete dell’Accademia di Desio, dove Maccarani era coinvolta.

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Gc Milano 17/04/2012 - conferenza stampa Sky 'Meno 100 giorni alle Olimpiadi' / foto Giuseppe Celeste/Image Sport nella foto: Emanuela Maccarani-Romina Laurito-Andreea Stefanescu-Angelica-Saurayuk-Marta Pagnini-Elisa Santoni

Emanuela Maccarani, storica direttrice tecnica e allenatrice della nazionale italiana di ginnastica ritmica — alle spalle una carriera straordinaria dal 1996 e medaglie olimpiche e mondiali — è stata squalificata per tre mesi (90 giorni) per “comportamento antisportivo” nei confronti della giustizia sportiva della Federginnastica. La vicenda nasce durante le indagini sul caso degli abusi psicologici e presunti maltrattamenti nei confronti di atlete dell’Accademia di Desio, dove Maccarani era coinvolta. Lo riporta l’Ansa.

Maccarani, squalifica di tre mesi per comportamento antisportivo (Ansa)

SkyTg24 scrive così:

“In una nota della federazione è spiegato che lo stop è frutto di un patteggiamento con la procura federale per un procedimento aperto dopo che l’ex dt della ginnastica ritmica, al centro del caso dei presunti abusi sulle atlete, aveva fatto pervenire all’allora procuratore federale, tramite il vicepresidente e commissario straordinario dell’Accademia di Desio, Valter Peroni, una lista di 12 atlete da ascoltare “con segni distintivi” per alcune di loro”

Peroni ha patteggiato una squalifica di 50 giorni. Il procedimento ha inoltre coinvolto l’allora presidente della Federginnastica, Gherardo Tecchi, sospeso per 15 giorni per essersi informato più volte sulle audizioni in corso.

Maccarani: «I metodi troppo severi? Il mio è un metodo che riguarda l’allenamento di alto livello»

Il mondo della ginnastica ritmica italiano è entrato in un buco nero dal quale ogni giorno vengono sputati fuori nuovi maltrattamenti, lotte di potere, menzogne e cattiverie. La Maccarani, ct artefice di centinaia di medaglie nella ginnastica ritmica, tra cui quattro olimpiche, è stata sollevata dall’incarico. A firmare la sua mail di licenziamento il nuovo presidente della Federginnastica Andrea Facci, eletto il 1 marzo. Fanpage aveva intervistato la Maccarani ad aprile 2025 partire dall’intercettazione tra il nuovo e l’ex presidente di Federginnastica, eletto a inizio marzo. Riportiamo qui le dichiarazioni che avevamo già riportato, per completezza di cronaca.

«Avevo già visionato le carte, è un dialogo tra persone che fanno commenti anacronistici in questo periodo e in questa società. Quello che fa scalpore è una persona giovane, Facci, che ha impostato la sua campagna elettorale su un cambiamento radicale».

Perché l’ha definito pericoloso?

«Ho definito pericoloso il suo atteggiamento. C’è stata un’assoluta mancanza di comunicazione, una email senza preavviso. Questo sta nuocendo in maniera irreversibile al movimento e alle ragazze, decisioni presi nei modi e tempi completamente errati».

Era diventata troppo potente nel settore?

«Eh, probabilmente per queste persone, per questi uomini sì. Sono tutte persone, questi federali, non hanno mai avuto nessun tipo di rapporto professionale con me. Forse qualcuno ha pensato che avessi l’intenzione di candidarmi alla presidenza».

Lei ha sempre negato le accuse per cui è a processo a Monza.

«Al momento le dichiarazioni di alcune ginnaste non rappresentano una prova provata. Andremo a dibattimento per ricostruire i fatti. Io non pesavo le ginnaste e non ero presente quando venivano pesate, per cui queste frasi offensive non posso averle pronunciate».

Non ha pensato che i suoi metodi potessero essere troppo severi?

“Io non l’ho mai pensato, il mio è un metodo che riguarda l’allenamento di alto livello, lo giudico dai risultati e dalla longevità di alcune ginnaste che sono rimaste con me tantissimi anni. È un sistema sportivo adottato dal 90 per cento di tutti gli allenatori in Italia e nel mondo”.

Cosa ha provato quando è uscita per l’ultima volta dal centro di Desio, dove si allena la nazionale?

«Quando ho chiuso la porta mercoledì ricordo questo gesto che attenziono sempre la sera prima di partire per un grande evento, perché si conclude la preparazione di un’esperienza importante, come un Mondiale o un’Olimpiade. Mercoledì l’ho chiusa con un sorriso sul mio volto, con una sensazione diversa pensando che tutto questo era finito».

 

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