La Spagna è invidiosa del tennis italiano: “Merito anche della politica. Il futuro è loro, non solo il presente”

El Mundo scrive di Vasami stella dello juniores a Parigi. Courier: «L'Italia aiuta finanziariamente i suoi giocatori, questo fa la differenza»

Musetti tennis

Italy's Lorenzo Musetti celebrates after winning the men's singles quarter-final match against Germany's Alexander Zverev at the ATP Rome Open tennis tournament at Foro Italico in Rome on May 14, 2025. (Photo by PIERO CRUCIATTI / AFP)

La Spagna è invidiosa del tennis italiano: “Merito anche della politica. Il futuro è loro, non solo il presente”

Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. Uno sta dominando la scena del tennis mondiale, l’altro ormai è entrato stabilmente tra i grandi. Oggi saranno entrambi in semifinale al Roland Garros. In Spagna sia “El Mundo” sia “El Pais” celebrano l’Italia del tennis.

Musetti e Sinner sono i re del tennis mondiale in questo momento

Scrive El Mundo:

“Sui piccoli campi all’estremità nord del Roland Garros, dove non ci sono più tifosi, i ragazzi del torneo juniores si stanno tirando a pallate con la prospettiva di guadagnarsi da vivere. Senza spagnoli in lizza, l’argomento del giorno è un diciassettenne italiano di nome Jacopo Vasami che si allena alla Rafa Nadal Academy e la cui leggerezza ricorda quella di Sinner. Ci sono tennisti italiani ovunque: è il loro momento. In semifinale, Lorenzo Musetti affronterà Carlos Alcaraz questo venerdì e Sinner affronterà Novak Djokovic (19:00), il che ha costretto la stampa italiana a fantasticare: e se la finale fosse al 100% italiana?”

Queste le parole dell’ex tennista Jim Courier: “«L’Italia ha sviluppato un sistema che funziona e fornisce un notevole supporto finanziario ai suoi giocatori. A volte si parla di soldi, ma i soldi significano opportunità. In allenamento, per esempio. O all’inizio. Quando inizi e giochi piccoli tornei, perdi soldi, non puoi viaggiare con il tuo allenatore. L’Italia aiuta i suoi giocatori a competere il più possibile nelle migliori condizioni. Questo li ha aiutati a raggiungere un livello mai visto prima. Ci sono molti paesi, compresi gli Stati Uniti, che li guardano e si chiedono: ‘Come possiamo copiarli?’ In questo momento, sono i re del tennis mondiale», analizza Courier, che ammette che durante la sua carriera da giocatore non avrebbe mai immaginato che ciò potesse accadere”.

Leggi anche: Sinner è il mostro finale, Djokovic non ha un posto dove andare a nascondersi (Guardian)

Scrive El Paìs.

“Musetti non nasconde nulla, un diamante che oggi brilla alla luce di Parigi, dove si può apprezzare il tennis raffinato di uno stilista dal profumo d’altri tempi. Un’altra scuola. Niente più centimetri e leve lunghe, siamo lontani da quei giganti che si sono imposte nell’ultimo decennio. Armonia e proporzioni quasi perfette dal punto di vista tecnico. E ora anche l’efficienza. Vincere o perdere, è un piacere vederlo rimontare”.

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