La Fifpro chiede l’immediata attuazione di misure di salvaguardia per i calciatori
La Fifpro ha pubblicato 12 norme per la tutela dei calciatori su cui non è disposta a negoziare.

Il sindacato mondiale dei calciatori (Fifpro) ha pubblicato sul proprio sito 12 norme per la tutela dei calciatori. Nello specifico chiede: «l’immediata attuazione di misure di salvaguardia basate sulle prove per proteggere i calciatori». Il testo descrive i risultati di uno studio, di cui si riportano le parole di seguito.
Lo studio
Si tratta di: «uno studio scientifico completo, che ha coinvolto 70 esperti in medicina e prestazioni sportive, ha stabilito 12 misure di sicurezza basate sul consenso per proteggere i calciatori professionisti dalla congestione del calendario e del carico di lavoro eccessivo». Inoltre la Fifpro: «sottolinea che gli standard sanitari minimi nel calcio professionistico – un settore notoriamente ad alto rischio di infortuni – non sono oggetto di dibattito o negoziazione. Proprio come i lavoratori edili richiedono dispositivi di protezione individuale e i piloti di linea hanno periodi di riposo obbligatori, i calciatori professionisti necessitano di standard globali per stabilire protezioni basate sulle esigenze fisiche e sui rischi di infortunio inerenti alla loro professione». Poi il sindacato chiarisce le metodologie utilizzate: «Questo studio Delphi è stato condotto da febbraio a marzo 2025 esclusivamente dall’High-Performance Advisory Network della Fifpro con lo scopo di affrontare il problema del carico di lavoro eccessivo nel calcio maschile». Infine: «Gli esperti di medicina e performance hanno lavorato in quattro confederazioni: Uefa, Afc, Concacaf e Caf. Sono stati condotti tre round di indagine con soglie di consenso. Gli esperti hanno partecipato in forma anonima per evitare bias».
Le aree d’intervento delle 12 misure
Anche i campi di applicazione delle 12 tutele proposte sono stati pubblicati sul sito della Fifpro e sono i seguenti:
«Pause stagionali e recupero: dovrebbero essere garantite quattro settimane di pausa fuori stagione, due delle quali completamente libere; pause obbligatorie a metà stagione». «Protocolli di riqualificazione: periodi minimi di riqualificazione di quattro settimane dopo le pause fuori stagione prima che i giocatori tornino a competere». «Gestione dell’affaticamento da viaggio: considerazione obbligatoria del carico di viaggio nella programmazione degli orari e dei periodi di riposo dopo i voli a lungo raggio». «Tutela dei giovani giocatori: specifiche misure di salvaguardia del carico di lavoro per i giocatori dell’accademia di età inferiore ai 18 anni».
Le ricadute sulla stagione estiva
L’istituzione di queste misure avrebbe delle ricadute anche sulla stagione estiva. Come scrive LeParisien: «Quest’estate, tra la fine del Mondiale per Club e la ripresa degli Europei ad agosto, i numeri non torneranno. In Francia, ad esempio, i giocatori del Psg beneficeranno solo di una pausa di quattro o cinque settimane». Ma non solo, una parte degli esperti che hanno condotto lo studio vorrebbe introdurre anche altre norme; lo riporta LeParisien: «come la limitazione del numero di partite a stagione e una programmazione più flessibile».