Musetti il tennista che sognava di fare l’attore, il suo gioco evoca un’altra epoca (Marca)

Oggi a Roma in semifinale contro Alcaraz: "È uno scontro di stili. Carlos rappresenta la forza bruta, l'esplosività. Musetti la tecnica e la strategia raffinate".

Musetti

Italy's Lorenzo Musetti celebrates after winning the men's singles quarter-final match against Germany's Alexander Zverev at the ATP Rome Open tennis tournament at Foro Italico in Rome on May 14, 2025. (Photo by PIERO CRUCIATTI / AFP)

Oggi pomeriggio, non prima delle 15.30, Lorenzo Musetti sfiderà Carlos Alcaraz nel match valido per la semifinale degli Internazionali d’Italia di tennis 2025. Alla vigilia dell’incontro, i colleghi spagnoli di Marca hanno dedicato un lungo approfondimento all’azzurro, soffermandosi anche su una delle sue passioni più grandi, il cinema: ve ne proponiamo un interessante estratto.

Il focus di Marca su Lorenzo Musetti

“Lorenzo Musetti è sempre stato un tennista diverso. Il suo gioco, ricco di eleganza e varietà, evoca un’altra epoca: il rovescio a una mano, il tocco morbido a rete, le palle corte quasi teatrali. Non c’è da stupirsi che, se non si fosse dedicato al tennis, l’italiano sognasse di diventare attore”, esordisce Marca. “Lo ha confessato in più di un’intervista. Ma, fortunatamente per gli appassionati di tennis, il mondo del grande schermo non potrà godere, per il momento, dell’italiano”, aggiunge.

“Quest’anno, nel pieno della stagione sulla terra battuta, sta dando il meglio di sé in carriera. A 23 anni, Musetti sta attraversando il suo miglior periodo da quando è entrato nel circuito professionistico. […] ha raggiunto la posizione numero 9 nella classifica Atp, il suo miglior piazzamento fino ad oggi. E non è un caso: è stato finalista a Monte Carlo, semifinalista a Madrid e questo pomeriggio affronterà di nuovo Carlos Alcaraz nella semifinale del Masters 1000 di Roma, davanti al pubblico di casa, su un palcoscenico degno dei grandi”, si legge.

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“A Monte Carlo Musetti ha dimostrato di non essere più solo una promessa. Ha sconfitto con autorità gente come Tsitsipas e De Miñaur prima di soccombere in finale contro un imperiale Carlos Alcaraz. La sconfitta non ha rovinato la sua esperienza: era la sua prima finale Masters 1000 e ha confermato di poter competere ad armi pari con i migliori. A Madrid ha ribadito il concetto raggiungendo la semifinale, dove è stato fermato da un sorprendente Jack Draper. E ora, a Roma, davanti al suo popolo, vuole di più. Il Foro Italico vibrava a ogni suo colpo nel match contro Zverev, sconfitto in due set”, sottolinea Marca.

La nota testata iberica torna poi sul tema cinema: “Ciò che pochi sanno è che l’italiano era vicino a scegliere una strada professionale diversa dal tennis. In diverse interviste ha confessato che gli sarebbe piaciuto fare l’attore. Si è dichiarato più volte amante del mondo del cinema. Il suo attore preferito è Al Pacino e ama John Wick”.

Quanto invece al dualismo con Alcaraz: “Questo pomeriggio Roma sarà testimone di un nuovo capitolo della giovane rivalità tra Musetti e Carlos Alcaraz. Il murciano, numero 2 al mondo, parte favorito, ma sa bene che Musetti non è un avversario comodo. Lo ha già sconfitto nella finale di Monte Carlo, ma non senza fatica. Il duello tra i due è più di uno scontro sportivo: è uno scontro di stili. Alcaraz rappresenta la forza bruta, l’esplosività e l’intensità sfrenata. Musetti, da parte sua, incarna la tecnica e la strategia raffinate”.

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