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Ma i capelli di Raspadori? Non si può guardare, con quella riga laterale da bimbo del catechismo

E perché, Lukaku? i capelli di Lukaku sono un effetto speciale o è un errore di texture tipo quella dei vecchi videogiochi?

Ma i capelli di Raspadori? Non si può guardare, con quella riga laterale da bimbo del catechismo
Db Como 23/02/2025 - campionato di calcio serie A / Como-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Giacomo Raspadori

Ma i capelli di Raspadori? Non si può guardare, con quella riga laterale da bimbo del catechismo

“90 Minuti tra pettinature trendy e calcio : Cronaca semiseria di una partita del Napoli vista dal divano da
una tifosa di bellezza e pettegolezzo” (on the couch)

Ore 17.44. Il mio fidanzato è già in assetto da battaglia: maglia del Napoli, sciarpa al collo, sguardo fisso sulla tv come se stesse per assistere a un intervento chirurgico a cuore aperto. Io invece? Sempre in tiro con il pigiama a pois abbinato a calzini pelosi e una tazza di tisana drenante che sa di cartone bagnato. Pronta anche io, non per la partita, intendiamoci, ma per la mia attività preferita del weekend: giudicare i capelli dei calciatori.
In questo periodo ho un osservatorio più ampio, visto che alla partita azzurra ora si è aggiunta anche quella che temerariamente accosta strisce nere a quelle blu già note per il loro effetto ingrassante.

Fischio d’inizio. Passano pochi secondi e il telecronista urla il nome che risuona nel nostro salotto come una bestemmia in chiesa: “Lukaku!”. Il mio fidanzato si irrigidisce. Io, invece, lo guardo meglio. E qui scatta la mia prima, inevitabile domanda:

“Ma scusa… i capelli di Lukaku sono un effetto speciale o è un errore di texture tipo quella dei vecchi videogiochi?”
Lui mi ignora, ma vedo che ha gli occhi lucidi. Emozione? Rabbia? Bah, non lo sapremo mai.Probabilmente sta solo cercando di non piangere dall’emozione .

Arriva il momento clou: Lukaku segna! Il fidanzato impreca. Ma… Var. Silenzio. Suspense. Gol annullato. Il salotto esplode e lui con la voce presa dalla protagonista del film”Riposseduta” urla “Eh ti pareva!”, io dallo spavento rovescio la tisana sul mio splendido pigiama e grido : “Campari Spritz, ho bisogno di affogare in una vasca piena di alcool” per dimenticare quella pettinatura ormai salvata dal tabellino.

Poi all’improvviso arriva Raspadori.
Ora, capiamoci. Non ho niente contro di lui, ha la faccia pulita, da ragazzo della porta accanto, ma quei capelli da dove escono? Quel ciuffo triste, quella riga laterale fatta con il tecnigrafo, da bambino del catechismo… ma che è?
“Amore, ma uno che tira le punizioni così bene non può pagarsi un barbiere decente?”
Lui mi zittisce con un gesto drammatico, tipo Mago Merlino quando lancia un incantesimo.

Punizione. Tiro. Goal. Napoli in vantaggio. Il fidanzato inizia a cantare con la voce rauca “La capolista se ne va”. Io lo guardo, poi guardo Raspadori che corre esultando con quel ciuffo che ondeggia come una bandiera stropicciata e me la rido di gusto.

È proprio allora che decido: lo perdono, per il gol naturalmente che mi ha salvato da ore ed ore di lamentele, accetto anche i suoi capelli. Se uno così riesce a mettere una palla all’incrocio dei pali con quella riga di lato che pare fatta col righello, allora forse c’è speranza anche per l’umanità. E magari anche per la mia piega ormai andata male, dopo la passeggiata di questa mattina a piedi nudi sulla spiaggia.

Ma non è ancora finita. Soffriamo tutto il tempo mano nella mano, lui per la partita, io per tutti i barbieri decenti che vorrebbero avere come clienti i calciatori del magico Napoli. Fischio finale. Il mio fidanzato mi abbraccia, sudato come se avesse corso lui novanta minuti. Io lo guardo e dico solo:
“Te lo dico, se Lukaku fa un trapianto e Raspadori viene con me da Luca, mi riconcilio col calcio.”
Che dire :” Forza Napoli sempre e comunque “

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