Jasmine Paolini signora di Roma e della resilienza sotto lo sguardo dell’ammirato Mattarella

Ha saputo attraversare il passaggio a vuoto della sua carriera e trarne una lezione per risalire. Un'italiana vince a Roma quarant'anni dopo Raffaella Reggi.

Paolini

Italy's Jasmine Paolini celebrates after victory during her women's singles final match against USA's Coco Gauff during the WTA Rome Open tennis tournament at Foro Italico in Rome on May 17, 2025. (Photo by Tiziana FABI / AFP)

Jasmine Paolini signora di Roma sotto lo sguardo dell’ammirato Mattarella

Jasmine Paolini ha vinto gli internazionali di tennis di Roma. Ha battuto, diciamo anche annichilito, in finale la statunitense Coco Gauff numero tre del mondo: 6-4 6-2 il risultato finale. E ha chiuso al secondo match-joint con un servizio vincente. Jasmine Paolini oggi è numero cinque. Vittoria importantissima. Perché ha vinto il secondo Master mille della carriera, dopo quello di Dubai. Perché è riemersa dopo un lungo passaggio a vuoto che l’ha portata a ripensare alla propria carriera e quindi alla separazione dal coach Renzo Furlan con cui aveva raggiunto le finali a Roland Garros e a Wimbledon (risultato semplicemente straordinario). E perché un’italiana torna a vincere a Roma quarant’anni dopo Raffaella Reggi (quell’anno gli Internazionali si svolsero a Taranto).

Jasmine Paolini, 29 anni, olimpionica in doppio con Sara Errani, ha continuato a lavorare. Ha saputo essere resiliente, per dirla alla Antonio Conte. Ha saputo attraversare il passaggio delicato e trarne una lezione per risalire.

Paolini ha giocato con giudizio, intelligenza. Ha approfittato anche degli errori di Gauff ma il tennis è questo. Nel primo set, è stata battaglia vera e lei non ha mai fatto passi indietro di fronte ai colpi violenti dell’avversaria.

In prima fila ad ammirarla il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

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