Inter, mercato da rivedere: ieri Taremi riserva tra le riserve e Zielinski ancora tra i peggiori (Gazzetta)

Troppo ampia la forbice con l'anno scorso: 15 punti in meno, 9 reti segnate in meno, 14 subite in più.

Zielinski

Mp Cesena 27/07/2024 - amichevole / Inter-Las Palmas / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: Piotr Zielinski

La Gazzetta dello Sport bacchetta l’Inter di Inzaghi che sbriga la pratica Verona con la squadra B e vince 1-0 grazie al rigore di Asllani. Per Luigi Garlando, i nerazzurri avrebbero potuto far convince tranquillamente la corsa scudetto e quella in Champions.

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La stanchezza non è un alibi: troppo ampio il divario con la scorsa stagione

Le parole di Garlando sulla Gazzetta:

Più avanti, avrà tempo per riflettere su questo scudetto in viaggio verso Napoli. Vero che essere rimasti in corsa su tre fronti fino ad aprile ha richiesto un dispendio d’energie fisiologico, ma troppi sono stati i punti persi per strada, troppo ampia la forbice con la stagione scorsa: 15 punti in meno, 9 reti segnate in meno, 14 subite in più. Non c’entra solo la stanchezza. La partita persa con la Juve e la rimonta dal 4 a 2 subita nella seconda sfida, il solo punto su 6 strappato al Milan, i tanti sperperati contro le piccole… Eppure, il Napoli è ancora lì, a 3 punti, anche se ormai la distanza dal traguardo è troppo breve. Questo aspetto smuoverà in estate molti pruriti di coscienza. L’Inter avrebbe potuto benissimo far convivere lo scudetto con una finale di Champions. Ne aveva i mezzi e i valori. Lo ha dimostrato mettendo in campo i picchi di gioco più alti del torneo e segnando, a oggi, 18 gol in più della squadra che probabilmente sarà campione. Non capita spesso. Altra riflessione la imporrà il bilancio di mercato. Ieri Taremi era riserva nella squadra delle riserve e Zielinski è stato ancora tra i peggiori“.

L’Inter prigioniera del sogno Champions ma anche delle proprie colpe (Il Giornale)

Il Giornale, con Gianni Visnadi, scrive dell’Inter e del Napoli a Lecce.

Scrive Il Giornale:

Prigioniera del sogno Champions, che con merito è riuscita a tenere vivo fino almeno a martedì, l’Inter non ha risorse da sprecare per inseguirne un altro, quello scudetto che 2 sconfitte consecutive, hanno scucito a metà dalla sua maglia. Così stasera contro il Verona, Inzaghi potrebbe pescare a piene mani fra le riserve: rivoluzione e precauzione, più che rotazioni. «Ormai non dipende più da noi», ha detto prima di giocare l’andata con il Barcellona.

Qualcosa potrebbe cambiare in extremis se il Napoli non vincesse a Lecce, ridando carburante alle speranze nerazzurre anche in campionato. Stavolta giocare dopo regala l’opportunità non di scegliere, ma di adeguarsi: se il Napoli vince, come credere ancora allo scudetto? Ostaggi di Conte e delle proprie colpe, perché tali restano i punti lasciati per strada nell’ultimo mese, quelli delle sconfitte con Bologna e Roma, ma anche i 2 di Parma, che ora darebbero un altro colore alla classifica dell’Inter.
Assenti sicuri, Pavard e Lautaro, infortunati, più Calhanoglu, che per evitare il deferimento e chiudere la scivolosa vicenda ultras ha patteggiato con un turno di squalifica e 30 mila euro di multa. In tribuna per lo stesso motivo anche Inzaghi, mentre è stato scagionato Marotta.

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