Ancelotti: «Ci sono cose nel calcio che bisogna sopportare, come le conferenze stampa»

In conferenza: «Se provo frustrazione? No. Se il giorno in cui sono arrivato mi avessero detto che avrei vinto undici titoli in quattro anni, avrei firmato con il sangue»

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Cc Getafe 23/04/2025 - Liga / Getafe-Real Madrid / foto Cesar Cebolla/Image Sport nella foto: Carlo Ancelotti

Carlo Ancelotti ancora per poco allenatore del Real Madrid. Oggi la conferenza stampa a Valdebebas prima della partita contro il Mallorca. Dal 26 maggio siederà sulla panchina del brasile con il ruolo di commissario tecnico.

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Ancelotti: «Se mi avessero detto che avrei vinto undici titoli in quattro anni, avrei firmato con il sangue»

Che partita si aspetta:
«Come sempre, sarà una partita competitiva. Abbiamo delle assenze importanti, ma siamo in grado di schierare una squadra competitiva e vincere queste tre partite. Il campionato non è ancora finito e non vogliamo cederlo ai nostri rivali. Vogliamo finire bene».

Cosa prova ora:
«Dal 26 maggio sarò l’allenatore del Brasile, ed è una sfida molto importante, ma voglio concludere bene quest’ultimo tratto di questa fantastica avventura qui. So che vi interessa cosa penso e cosa voglio fare, ma devo pensare al tempo che mi resta qui, per rispetto di questi tifosi e di questi giocatori».

Perché dirlo adesso?
«Perché la Federcalcio brasiliana ha rilasciato questa dichiarazione e dal 26 sarà l’allenatore del Brasile».

Il Real Madrid non ha detto nulla:
«Il Real Madrid pubblicherà il comunicato quando vorrà, e non c’è alcun problema, e lo farà quando lo riterrà opportuno, è una questione assolutamente personale».

Perché Ancelotti è sicuro di non rimanere un’altra stagione?
«Ho sempre pensato che un giorno tutto finirà. Mi sono divertito molto e credo che sia successo a tutti, ma arriva un momento in cui finisce. Il calcio è come la vita, qualcosa inizia e finisce, mi sono divertito molto e il 26 inizia un’altra sfida. Non ho mai avuto problemi con la società e non ne avrò mai. Un giorno doveva finire e abbiamo vinto molto e sarà un ricordo per tutta la vita».

Perché la Cbf (La Federcalcio brasiliana, ndr) ha tanta fretta:
«Ognuno agisce come vuole».

I suoi ultimi sentimenti:
«Frustrazione? No. Perché se il giorno in cui sono arrivato mi avessero detto che avrei vinto undici titoli in quattro anni, avrei firmato con il mio sangue. È stato un periodo indimenticabile».

Consigli per Xabi:
«Non ho consigli da dargli, ha tutti gli strumenti per diventare un allenatore del Real Madrid in futuro».

Testa alla nazionale brasiliana?
«Ora devo preparare le partite del Real Madrid. Ho tutto ben chiaro in testa e il 26 avrò altro da fare».

Quando Ancelotti ha saputo che non avrebbe continuato?
«Il fatto è che fino al 25 sono l’allenatore del Madrid, quindi l’ho capito ieri…».

Se ha qualche rimpianto:
«Non ho rimpianti e voglio trascorrere degli ultimi giorni fantastici. Ho fatto del mio meglio e i titoli parlano da soli».

Ancelotti non sembra felice:
«Sì, sono molto felice, se non avessi fatto la conferenza stampa oggi sarebbe stato fantastico, ma ci sono cose che non posso spiegare ora perché sono al Real Madrid e voglio rispettare questa maglia. Volevo vincere il campionato».

Cosa sta succedendo a Rodrygo:
«La scorsa settimana ha avuto la febbre che gli ha impedito di giocare al meglio. Oggi ha avuto un fastidio alla gamba che deve essere valutato, e in seguito si sono fatte molte speculazioni al riguardo. C’è molto affetto per Rodrygo, soprattutto da parte mia».

Che sensazioni prova adesso Ancelotti?
«Forse era giunto il momento di cambiare e lo considero del tutto normale. È stata una decisione condivisa quella di finire qui».

Come vede Rodrygo emotivamente:
«Quando non ti senti bene, sei un po’ deluso in quel senso, ma niente di più».

Quale immagine pensi che lasci dietro di sé:
«Non tutto è stato perfetto, ma ci sono state notti indimenticabili al Bernabéu».

Cipotrebbero esserci tifosi arrabbiati per le trattative con il Brasile?
«Io rispetto tutto, ci sono cose che nel calcio bisogna sopportare, come le conferenze stampa».

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