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Mastantuono il nuovo gioiello del River: fino a 4 anni fa giocava a tennis, ora segna da 25 metri nel Superclasico

La Nacion: era il numero 1 Under 12 d’Argentina, poi ha scelto il calcio. A 17 anni lo chiamano “il Phil Foden argentino”. Le big europee stanno mettendo da parte i 45 milioni della sua clausola.

Mastantuono il nuovo gioiello del River: fino a 4 anni fa giocava a tennis, ora segna da 25 metri nel Superclasico
River Plate's midfielder #30 Franco Mastantuono reacts during the Argentine Professional Football League 2025 Apertura Tournament football match between River Plate and Talleres at MAS Monumental stadium in Buenos Aires on April 13, 2025. (Photo by ALEJANDRO PAGNI / AFP)

Il Superclasico tra River Plate e Boca Juniors terminato 2-1 è stato deciso dal 17enne Franco Mastantuono con una bellissima punizione da 25 metri.

Il 17enne Mastantuono segna un gol da 25m nel Superclasico

La Nacion racconta il talentino classe 2007 che è già sotto osservazione da diversi club europei:

Ha 17 anni, sta studiando al River Plate Institute e, mentre i suoi compagni di classe raccolgono fondi per il viaggio del diploma, le grandi d’Europa stanno raccogliendo soldi per pagare la sua clausola rescissoria [45 milioni, ndr]. La storia dei superclassici è piena di eroi inaspettati. Nessuno, forse, come Franco Mastantuono. Per gioventù, per contesto, per quel tocco mancino che ha sfidato tutti i principi della gravità e si è incastonato come un missile nell’angolo sinistro di Agustín Marchesin. Lo chiamano “il Phil Foden argentino”. Anche se ha solo 17 anni, in campo gioca come se ne avesse il doppio. Ieri è stato il suo settimo gol da professionista. Fino a 13 anni giocava a tennis, ma ha preferito il calcio nonostante fosse diventato il numero 1 Under 12 d’Argentina. Un predestinato. Mascherano lo chiamò nell’Under 20 quando aveva poco più di 15 anni. 

Il Superclasico del 2023: un gol, sette espulsi e una maxi rissa

Si sa che il Superclasico è una delle partite più infuocate del calcio mondiale. Il derby tra River Plate e Boca Juniors porta sempre con sé delle espulsioni ma mai come quest’anno forse tutto è esploso a fine partita. A far scattare la scintilla il rigore al 93′ trasformato da Miguel Borja.

Il 260° derby argentino ha registrato un maxi recupero di 18 minuti. Il motivo di tanto recupero non è da rintracciare nelle frequenti interruzioni finalizzate a mantenere un qualche vantaggio. Fino al 93′ tutto filava liscio, poi l’arbitro Herrera ha fischiato un rigore in favore della squadra di casa.

Sul dischetto va Borja, segna ed esulta con una maglia particolare. Ma mentre lui corre verso la curva, alle sue spalle Palavecino e Romero iniziano a litigare. Le parole volano, i pugni anche.

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