Inzaghi piange per la rimessa laterale, Costacurta: «è un episodio leggerino per attaccarsi»
La frase cult del chiagnazzarismo inzaghiano è: «non deve essere un alibi per i ragazzi prendere un gol su rimessa spostata di 13 metri»
Db Milano 15/01/2025 - campionato di calcio serie A / Inter-Bologna / foto Daniele Buffa/Image Sport
nella foto: Simone Inzaghi
Inzaghi piange per la rimessa laterale, Costacurta: «è un episodio leggerino per attaccarsi»
Simone Inzaghi oggi ha offerto un’altra notevole performance dopo la sconfitta col Bologna. Fingendo di non protestare, ripetendo che non deve essere un alibi, si è lamentato tutto il tempo dell’intervista di una rimessa laterale che ha preceduto quella del gol. Rimessa che il Bologna ha battuto un po’ più avanti (lui dice 12 metri) all’altezza del centrocampo.
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QUI TUTTO IL PIANTO DI INZAGHI A SKY, dalla pagina fb Ne Parlamo Ar Clab
“C’era nervosismo per l’ultima rimessa, che è stata battuta 12 o 13 metri avanti, che è un dato oggettivo, però dovevamo essere più bravi sulla rimessa finale. Siamo andati a saltare in due e non si va mai in due, ma in uno. Poi la palla è arrivata a Orsolini e il nervosismo finale era per quello. È stata una partita con tanti falli e l’arbitro ha fatto il possibile, ha cercato di arbitrare nel migliore dei modi e secondo me l’ha fatto. Chiaramente con un quarto uomo e un guardalinee e una rimessa che esce davanti ai miei piedi e viene battuta quasi davanti all’area tecnica del Bologna, con due persone lì, è per quello il nervosismo. Non deve comunque essere assolutamente un alibi. Dovevamo essere più bravi, più convinti, dovevamo respingere la palla e non dovevamo prendere quel gol sul secondo palo. Sì, era la rimessa precedente quella battuta 13 metri avanti non può essere convalidata. Finché si tratta di 3 o 4 metri ok. Era per quello che a fine gara i ragazzi erano così nervosi, giustamente. Poi al di là di quello bisogna analizzare. Dovevamo respingere la palla, la palla non doveva finire da Orsolini chiaramente. A 20 secondi dalla fine prendere un gol così fa male, però ci rialziamo. Il campionato non finisce qui a Bologna. Abbiamo tanti obiettivi davanti a noi. Ci vuole calma, pazienza, i giocatori devono stare sereni, però chiaramente … prendere un gol così dopo lo sforzo … ma questo è il calcio, questo è lo sport. Bisogna accettarlo e cercare di prepararci perché tra 2 giorni e mezzo siamo di nuovo in campo. Bisogna accettarlo però ho parlato con la squadra in questo momento non lo accettavano. Ho cercato di far vedere ai ragazzi come hanno preso gol, bisognava difendere bene, però hanno visto la rimessa battuta 12 metro più avanti e non va bene con due persone lì. È per quello che … però sono grandi uomini, sono grandi professionisti e poi capiranno che può esserci una svista, che bisognava difendere meglio su quella palla”
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