Alla Gazzetta: «Se il Napoli gioca da squadra, come sabato, diventa quasi imbattibile. Non mi tormenterei per la cessione di Kvaratskhelia»

Mauro: «Con Billing e Gilmour si è allargata la rosa di Conte. La barriera su Dimarco non mi ha convinto».
Intervista della Gazzetta dello Sport (a firma Antonio Giordano) a Massimo Mauro.
Mauro, cosa è cambiato da sabato sera, dopo Napoli-Inter?
«C’è una certezza in più: Conte si può fidare di Gilmour e di Billing. E pure Okafor, nei pochi minuti giocati, ha dato il suo contributo. Non è poco se ci pensiamo bene. Si è improvvisamente allungata la squadra, dalla quale ha ricevuto ulteriori risposte lusinghiere e decisive nel momento in cui è stato indispensabile tentare l’ultimo strappo per pareggiarla».
Da Napoli-Inter si esce con alcune considerazioni quasi nette.
«Che se il Napoli gioca da squadra, come è riuscita a fare complessivamente nei 90’ di sabato, diventa quasi imbattibile: zero tiri subiti nella ripresa ma complessivamente un’ora e mezza con la personalità del proprio allenatore. E l’Inter costretta a comportarsi come una provinciale, che non è ovviamente un’offesa, perché lo ha fatto anche bene e a 3’ dalla fine stava portando a casa la vittoria in uno sconto diretto. Non è mica un dettaglio saper interpretare in un certo modo le partite, che nascono in un modo e si sviluppano in un altro».
Mauro non rimpiange Kvara
A Napoli si rimpiange Kvaratskhelia: ci fosse stato lui….
«Non per andare controcorrente ma è stato giusto così. Era impossibile rinunciare a tutti quei soldi, settantacinque milioni di euro che sono tanti, ma proprio tanti. Non cederlo avrebbe potuto creare altro, per esempio una crisi di rigetto nel calciatore, che per sei mesi avrebbe potuto starsene scontento per quest’occasione perduta del Psg».
Magari andava inseguita una strategia diversa per sostituirlo.
«Se non trovi una alternativa adeguata, diventa inutile sprecare danaro. Per rimpiazzarlo bene, saresti dovuto arrivare a un calciatore prossimo alla sua qualità: non essendocene uno disponibile, avresti buttato via un capitale. A giugno ci sarà un mercato più ampio. Io non mi tormenterei per questo, mi creda».
E c’è anche qualcosa che non le è piaciuto.
«La barriera del Napoli sulla punizione dello 0-1. Il capolavoro rimane, Dimarco è stato esemplare nella battuta, ma a me non ha convinto la disposizione degli uomini. Perché ci è andato Spinazzola come primo a destra? Non è piccolo, certo che no, ma c’è chi ha più centimetri. Magari sarebbe passata lo stesso, chi può dirlo?, però almeno l’opposizione sarebbe stata più sostanziosa».