Le norme finanziarie in vigore tra il 2021 e il 2024 sono state dichiarate nulle e inapplicabili. Per la Premier questa decisione non avrà alcun impatto sulle nuove regole.

“Il Manchester City ha ottenuto una vittoria importante nell’ultimo round della sua battaglia legale con la Premier League, dopo che le norme finanziarie in vigore tra il 2021 e il 2024 sono state dichiarate nulle e inapplicabili“. Lo scrive il Telegraph.
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Il City ha quindi vinto una delle tante battaglie legali contro la Premier League, quella relativa alle “norme sulle transazioni tra parti associate (Apt)” che erano illegali, in particolare “per quanto riguarda l’esenzione dei prestiti agli azionisti dai calcoli finanziari, spingendo il City a dichiarare nullo l’intero sistema Apt”.
Tra Manchester City e Premier League è 1-0 per il City
L’interpretazione del City è stata quindi giudicata corretta e confermata anche per “il periodo di tre anni successivo all’acquisizione del Newcastle United da parte del Saudi Arabia Public Investment Fund nel 2021, una sentenza che potrebbe esporre la Premier League ad ulteriori azioni legali da parte dei club interessati“.
I giudici hanno stabilito che le regole erano illegittime per tre aspetti.
“Nel primo lodo finale parziale è stato dichiarato che le regole Apt e le regole Apt modificate erano illegali sotto tre aspetti. Ora si pone la questione se questi tre aspetti possano essere separati dalle restanti norme Apt in modo che queste ultime siano valide e applicabili. I tre aspetti per cui le norme Apt e le norme Apt modificate erano illegittime non possono essere separati con il risultato che le norme Apt nel loro insieme sono nulle e inapplicabili“.
In una e-mail ai club di venerdì, il direttore generale della Premier League Richard Masters ha affermato: “La lega ha precedentemente comunicato ai club che questa decisione riguardava lo status legale delle precedenti regole Apt e non avrebbe avuto alcun impatto sul funzionamento delle nuove regole“.