Okafor è un piano d’emergenza. I rossoneri lo avevano già ceduto al Lipsia, salvo poi ritrovarlo in rosa dopo un inghippo sulle visite mediche.

Conte aveva chiesto «non facciamo danni e non ci indeboliamo». È accaduto l’esatto contrario (Corsport)
Il mercato invernale (a dir poco fallimentare) è commentato anche dal Corriere dello Sport con Fabio Mandarini:
Il resoconto del mercato invernale del Napoli è molto positivo per i bilanci ma oggettivamente molto negativo sotto il profilo tecnico: il vuoto di talento creato dall’uscita di Kvara non è stato colmato e il difensore richiesto da Conte non è arrivato. La capolista, in testa alla classifica per 16 giornate su 23 e finora candidata allo scudetto per meriti conquistati sul campo, è paradossalmente l’unica squadra a uscire indebolita dalla sessione di gennaio.
Oggi Conte scoprirà che Okafor non è in forma
Il mercato detto di riparazione ha prodotto quei danni che il tecnico evidentemente temeva e che aveva chiesto di evitare. «L’obiettivo è non indebolirci, al massimo restiamo quelli che siamo senza fare danni», aveva dichiarato il 29 dicembre dopo la vittoria con il Venezia. Detto, non fatto: è stato ceduto Kvaratskhelia al Psg per 70 milioni, il miglior giocatore del gruppo, ed è arrivato Noah Okafor in prestito last minute dal Milan per 1,5 milioni, con diritto di riscatto a 23. Un buon profilo, ma comunque un piano d’emergenza. Un giocatore che i rossoneri avevano già ceduto al Lipsia, salvo poi ritrovarlo in rosa dopo un inghippo sulle visite mediche. Noah, però, non ha problemi: all’epoca era nel pieno di un problema muscolare, mentre domenica era in panchina per il derby. Magari non è in forma, questo lo scoprirà Conte da oggi, ma è a disposizione.