Alla Gazzetta sulla corsa a due tra Napoli e Inter: «Ci sarà da divertirsi, si resterà con il fiato sospeso»

La Gazzetta dello Sport, con Antonio Giordano, intervista Rafa Benitez sulla corsa a due di Napoli e Inter. Lui, che è stato su entrambe le panchine.
Le sette vittorie consecutive del Napoli.
«E basterebbero questi successi per farsi un’idea della forza della squadra di Conte e del suo allenatore. E’ entrata in una serie di partite difficilissimi – l’Atalanta prima, la Juventus dopo – e ne è uscita non soltanto con due vittorie ma con due rimonte incredibili. Questo dimostra la statura dei giocatori, la personalità che le ha dato il suo tecnico e il lavoro che si nasconde dietro questo exploit».
Si dice: «Ma il Napoli non gioca le Coppe». Sulla questione, Benitez ha una teoria assai più ampia.
«È vero che ogni tre giorni si fa tanta fatica ma io aggiungo pure che le partite – la cosa più bella del calcio – diventano un aspetto allenante e come tale i tecnici sanno sfruttarle. Io credo che ad un allenatore come Conte, con la sua storia, avere anche la Champions League farebbe assai piacere. Non è colpa sua se non ce l’ha, sappiamo come è andata nella passata stagione, e allora prova a trarre il massimo dal calendario che gli propone la stagione. Resto convinto che se dovesse scendere in campo anche al mercoledì, non perderebbe stimoli, anzi li troverebbe, e piuttosto che pensare al rischio della stanchezza si gusterebbe il sapore d’una manifestazione internazionale. Nessuno nega il dispendio di energia, pochi pensano alle motivazioni e agli stimoli che certe sfide alimentano».
E a inizio marzo ci sarà Napoli-Inter.
«Io ho il sospetto che neanche da quella partita si arriverà ad una decisione, perché la stagione è lunghissima e le condizioni possono variare. Ci sarà da divertirsi, si resterà con il fiato sospeso, ma Lukaku è tornato prepotente, e questo è un valore enorme per Conte, e l’Inter sta ritrovando Lautaro, che a Lecce ha confermato di aver ritrovato la sua vena da attaccante di livello. Ma in generale c’è una analogia che merita di essere sottolineata: la personalità di Napoli e Inter, una a 53 punti e l’altra a 50 e con una gara da recuperare. Potenzialmente potrebbero ritrovarsi a braccetto. E poi sia l’una che l’altra divorano le partite»