Fonseca: «Il Napoli ha avuto una preparazione senza infortuni e non ha le coppe»
L'allenatore rossonero: «Con Leão ho adottato due strategie: una non ha funzionato, l'altra sì. Il ritardo di 9 punti? Il nostro è comunque un cammino positivo
AC Milan's Portuguese coach Paulo Fonseca looks on before the Italian Serie A football match Ac Milan vs Udinese at San Siro Meazza stadium in Milan on October 19, 2024. (Photo by Isabella BONOTTO / AFP)
Paulo Fonseca ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Empoli, di sabato 30 novembre 2024 alle ore 18.00. Reduce dopo due pareggi di fila in campionato, ha ottenuto altri tre punti conquistati in Champions League contro lo Slovan Bratislava.
In apertura ha affermato, sottolineando un netto miglioramento: «Juventus e Bratislava sono state due partite diverse con momenti differenti. Contro la Juve c’è stata più organizzazione, contro lo Slovan più transizione. Mi sembra però che stiamo migliorando. Quando si vince non è tutto risolto ed è quello su cui ho insistito questa settimana. Abbiamo avuto problemi difensivi sui quali non posso chiudere gli occhi. Non è facile in Italia essere dominanti contro chiunque».
«Prima dell’ultima partita contro la Juventus avevamo lavorato sull’organizzazione difensiva e la squadra ha risposto bene. Ora abbiamo avuto risposte sulla fase di transizione. Stiamo parlando di problemi difensivi, ma siamo la quinta difesa del campionato. Lavoriamo per migliorare. A volte i problemi non sono tattici, come a Bratislava, ma di lettura del momento o individuali. Per questo continuiamo a lavorare sui problemi».
Sul processo di crescita del Milan: «Abbiamo iniziato la stagione con giocatori appena tornati dall’Europeo. Dopo non abbiamo più avuto tempo per allenarci tutti insieme. Piano piano stiamo procedendo e migliorando, ma quando si cambia molto è più difficile. Il Napoli ha avuto una pre-season al completo, ad esempio, e questo è molto importante. Inoltre ha tutta la settimana per lavorare. Poi ci sono Inter e Atalanta, squadre forti, che da anni hanno lo stesso allenatore. Se vogliamo vedere solo il risultato, sono il primo a dire che vorremmo avere più punti».
Fonseca: «Meglio averlo in campo che fuori. In difesa ho una coppia più stabile dell’altra»
Su Rafael Leão: «Adesso sì, è meglio averlo in campo. Gli allenatori hanno diverse strategie. Io ne ho usate due: una non ha funzionato, l’altra sì. Sono molto soddisfatto della reazione di Leão dopo la panchina. Ma esigo continuità da lui. L’altra strategia non posso dirla (ride, ndr). Tandem Morata-Abraham?: «Sicuramente è una possibilità. Quando c’è la necessità di farlo sicuramente posso utilizzare insieme le due punte»
Fonseca su turnover e cambiamenti in difesa: «In questo momento ho una coppia più stabile dell’altra, ma ci sono tante partite. Gabbia è stato infortunato, era difficile inserirlo subito. Ho la consapevolezza che è importante insistere con gli stessi, ma i tanti incontri e gli infortuni complicano le cose. Si tratta di una gestione quasi obbligatoria, fortunatamente abbiamo avuto pochi infortuni: penso sia estremamente positivo. Il ritardo di 9 punti?Il nostro è comunque un cammino positivo».
Su Fofana e Bennacer: «In questo momento non posso rischiare di non avere Fofana. Mi aspetto faccia una partita intelligente, ma a preoccuparmi non è Fofana: se sbaglia, sbaglia. Bennacer? Lo stiamo aspettando per la seconda parte di stagione. Sarà importante per noi e siamo fiduciosi sul suo recupero».
Il croato a Sky Sport: «Siamo sereni, la situazione la conoscete, abbiamo parlato anche con il ragazzo. Ora concentriamoci solo sulla partita di domani»
Il tecnico dell'Inter in conferenza: «Cambiare Sommer solo perché lo chiede il popolo non mi sembra una cosa corretta da fare. Un ragazzo in difficoltà va aiutato, uno col suo valore è giusto che resti titolare»
«Ieri stavo male ma è tutto passato. Se prendi la palla più alto in campo, hai più probabilità di fare gol perché sei più vicino alla porta avversaria»
In conferenza: «Non è vero che stiamo giocando peggio, anche l'anno scorso c'è stato un momento complicato. All'Atalanta Gasperini ha lasciato il segno».
A Viva el Futbol: «Prima metteva tutti dietro la linea della palla. Non avrei mai immaginato che (Conte, ndr) potesse usare il 4-1-4-1. Mi sta piacendo anche come parla»
Domani in Champions Juve-Dortmund: «La Juventus è sempre stata una squadra operaia, concentrata e seria. I cambi non si indovinano, si programmano, c'è un lavoro dietro»
A Sky Sports dopo il trionfo nel derby con lo United: «A volte la pausa per le nazionali arriva al momento giusto: questa è sembrata una ripartenza. De Bruyne? Penso che sarà felice di tornare a casa».
Ai canali ufficiali del club: «l'ammonizione di Rovella era preventiva. Il derby è la partita più pesante mai fatta, è emotivamente massacrante, vorrei cominciare a pensarci fra qualche giorno»
A Radio Anch'io Sport: «Non giocare il 14 ottobre contro l'Israele vorrebbe dire non andare al Mondiale. Ci coordineremo con la Uefa per attuare qualche iniziativa umanitaria».