In conferenza: «Se si continua a fare questi ragionamenti vuol dire rimanere attaccati agli alibi»

Il ct della Nazionale di calcio italiana, Luciano Spalletti, ha parlato in conferenza stampa da Coverciano per presentare la sfida col Belgio
La conferenza di Spalletti
«La parola d’ordine è continuità. Sfruttare bene queste giornate azzurre fa bene a loro anche per il futuro nei club. I calciatori se fanno bene qui fanno bene anche nella loro squadre. Gli infortuni succedono, molto dipende dalla pressione che hanno nella testa, non dalla fatica muscolare. Quando una squadra va bene sopperisce a tante cose, quando va male i numeri degli infortunati sono maggiori. I giocatori sono entusiasti di ritrovarsi, ho rivisto lo spirito della sosta precedente, con la gioia di vestire questa maglia».
Si gioca troppo nel calcio di oggi?
«Ci sono squadre meno attrezzate e lì si potrebbe discutere. Ma ci sono squadre con 25 calciatori e possono giocare frequentemente. Poi i discorsi vanno sempre lì: le riserve non fanno bene come i titolari, quindi alcuni sono di seconda fascia e subiscono questi commenti. Inter, Juventus, Milan hanno calciatori a disposizione per giocare più partite, poi il livello di qualità è al di sotto, mi sembra che tutte vanno uomo contro uomo e poi ci si ritira, questi sono atteggiamenti corretti. L’essenziale è non essere lunghi e tante lo sanno fare. Per me non si gioca molto, bisogna avere il coraggio di far giocare tutti, facendo crescere quelle che vengono considerate riserve. Se si continua a fare questi ragionamenti vuol dire rimanere attaccati agli alibi».
Spalletti e le parole di stima per Maldini e Pisilli
«A noi un po’ manca il calciatore con la purezza tecnica, Daniel Maldini ha corsa, fisico, belle giocate, sa giocare benissimo anche se qualche volta si assenta. Gli ho trovato una crescita abbastanza importante, vediamo che effetto gli fa stare qui questa settimana, se avrà delle emozioni gli creerà delle cose belle dentro che possono esplodere in giocate d’arte e si stimolerà ad essere più continuo. Io ci parlerò volentieri, ha possibilità importanti. Pisilli? Mi sembra proprio un bel centrocampista. È bifasico, mi diceva De Rossi quando lo allenavo, nelle partitine fa sempre gol, è uno che ha frequenza, energia e merita di stare qui con noi».
Il nuovo modulo e la difesa a 3 significa meno bisogno di esterni?
«Zaccagni ha fatto ieri da dentro l’area di rigore, Chiesa nella Juve di Allegri faceva anche la seconda punta, deve capire determinate cose ma lo può fare, ora Gasp fa giocare Zaniolo da seconda punta, basta vedere che hanno piacere a stare dentro e non hanno timore a sentire il fiato del difensore dietro al collo, quelli che abbiamo detto lo sanno fare. Ce ne sono diversi che sono convocabili proprio perché stavolta sono solo 23. Ho preferito così invece che chiamarne 26 con tanti poi da lasciare fuori»
Spalletti: “Siamo un gruppo forte, avanti così”
«Dobbiamo essere un gruppo forte, qualcuno i gol li fa prima o poi, anche i difensori e andiamo avanti così. Gabbia ha fatto vedere di saper comandare il reparto difensivo, è molto attento e intenso, è uno che mantiene la linea alta, parla spesso con i compagni, lo abbiamo convocato con piacere e ci fa piacere che ci sia un milanista visto che non ci sono tanti italiani nel club. Gatti aveva un problema da mettere a posto, doveva recuperare e noi abbiamo scelto di avere giocatori sani. Ieri sera la Fiorentina ci ha detto subito di Kean e quindi difensivamente siamo a posto. Noi per far bene forse dovremmo avere qualche giocatore offensivo in più, a voler essere pignoli»