In conferenza: «Con Allegri sono state sempre gare molto equilibrate. Zielinski l’ho voluto io, mi sta piacendo, è un calciatore completo».
Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro la Juventus.
Inzaghi: «Scudetto? Non mi sbilancio, ci sono 4-5 squadre accreditate»
È sempre una gara sentita dai tifosi, quanto conta per voi?
«Tutti sappiamo l’importanza della partita, cosa comporta per la nostra società, per i nostri tifosi, per noi stessi. È la nona di campionato e sicuramente non sarà decisiva, ma sarà importante. Si affrontano due ottime squadre che hanno avuto praticamente lo stesso cammino».
Come sta l’Inter, anche a livello fisico?
Inzaghi: «Ci arriviamo bene, con una striscia di cinque vittorie consecutive. Purtroppo abbiamo avuto qualche problemino, che ci limiterà in queste gare fino alla sosta. I giocatori sono pronti, domani cercherò di mettere in campo la miglior formazione possibile».
Inter e Napoli favorite per lo scudetto secondo Motta:
«Sapete come la penso per quanto riguarda le griglie, credo ci saranno tante squadre in corsa. Molte hanno investito tanto e hanno colmato il gap, dipenderà da tante cose. Sarà un campionato equilibrato».
Chi giocherà in regia e cosa può dare?
«Sappiamo cosa rappresenta Calhanoglu per noi, è un top mondiale. Il suo sostituto naturale è Asllani, se mi darà le giuste garanzie giocherà lui. Nello stesso ruolo avremmo Barella e Zielinski, mi porterò questo dubbio fino a domani sera».
Qual è il prossimo step di crescita per l’Inter?
«Dopo uno scudetto e una finale di Champions uno potrebbe pensare di fermarsi, invece io voglio continuare a migliorare col mio staff. Il calcio evolve, le squadre diventano sempre più organizzate e bisogna fare sempre meglio. Tutte le partite diventano difficili, basta pensare all’ultima contro una squadra che sta faticando e ci ha creato difficoltà. Dobbiamo migliorarci giorno dopo giorno».
La Juventus concede poco e produce poco, può questo cambiare il vostro atteggiamento?
Inzaghi: «Da quando sono qui abbiamo giocato dieci volte questa gara e c’è sempre stato grandissimo equilibrio, peraltro due sono finite ai supplementari perché erano finali. Sarà una gara molto equilibrata: la Juventus ha perso la prima partita due giorni fa, è la migliore d’Europa per i gol subiti. È un’ottima squadra con un ottimo allenatore che mi piace tanto, ha fatto grandissimi investimenti e sarà protagonista tutto l’anno. Ha cambiato i propri principi, Allegri aveva i suoi e Motta ne ha altri. Con Allegri sono sempre stati campionati tirati e finali tirate, è un allenatore che stimo molta come Motta: col Bologna sono state partite difficilissime, ora allena la Juve e ha fatto un ottimo percorso finora».
L’anno scorso battere la Juve in casa vi fece partire verso lo scudetto. Cosa aggiungerebbe vincere domani?
«Darebbe grandissima consapevolezza, però secondo me rispetto allo scorso campionato ci sono differenze: era una gara di ritorno, stiamo parlando di un’altra gara. Ora siamo alla nona di campionato e sappiamo cosa rappresenta, dovremo fare una grande partita».
Motta, come Conte, si è nascosto. Voi non l’avete mai fatto, vi dà fastidio?
«Io non so se sia una strategia o altro, posso parlare per me. Sappiamo che partiamo da inizio stagione con obiettivi chiari, poi il nostro è di fare più partite possibili per far sì di arrivare il più avanti possibile nelle coppe e cercare di dare soddisfazioni in campionato. Poi ci sono 4-5 squadre accreditate».
La pioggia influirà su preparazione e scelte?
«No, solo l’allenamento mi farà vedere cosa mi dimostreranno i ragazzi. Veniamo da due partite dispendiose, a Berna abbiamo speso tanto».
Con tante partite da giocare e qualche indisponibile servono tutti, come sta Zielinski?
«Sta lavorando molto bene, è un giocatore che ho voluto insieme alla società. È un giocatore completo, purtroppo ha avuto un problema nel precampionato che l’ha rallentato un po’. A Berna mi è piaciuto come è entrato, sicuramente sarà un giocatore che ci aiuterà».
La partita contro la Juventus che le ha dato soddisfazione?
«Penso all’anno scorso, venivamo dal trionfo in Supercoppa e la Juve ci aveva riavvicinato, non mollava. Era una grande minaccia per noi, vincere a San Siro davanti ai nostri tifosi è stato fantastico».
Domani sfida tra Thuram: cosa significa giocare contro il proprio fratello?
«Sono sensazioni che rimangono dentro, io ho sfidato Pippo otto volte da calciatore e qualcuna meno da allenatore. Penso al primo Juventus-Piacenza al Delle Alpi, fu qualcosa di emozionante che rimarrà. Marcus e Khephren si sono già incontrati in coppa di lega francese, però domani sarà Inter-Juventus e questa sensazione rimarrà a loro per tutta la vita. Se penso ai miei, mi ricordo quella prima partita e poi in carriera ci siamo giocati scudetti all’ultima giornata, con tantissime emozioni. A questa domanda penso subito a quel Juventus-Piacenza perso 1-0 con gol di Pippo».
L’Inter è tornata ai livelli dell’anno scorso?
«Beh, cinque vittorie di fila danno fiducia, ma sappiamo che avremmo potuto fare anche meglio. Ci sono stati momenti in cui abbiamo sofferto da squadra e ci siamo aiutati, dovremo fare ancora meglio».