“Chi spreca soldi è un idiota. Io risparmio e compro case. Con Totti non ci siamo parlati per anni, ma in campo facevamo cose incredibili”
Antonio Cassano è immarcabile. Ospite del podcast “Passa dal BSMT” di Gianluca Gazzoli ha raccontato la qualunque. Ovviamente l’ha ripreso Marca. Per esempio del cazziatone che gli ha fatto Cristiano Ronaldo dopo che Cassano aveva detto che “non sa giocare a calcio”. Ronaldo gli ha mandato un vocale… “Ho visto un numero con il prefisso 0034 sul mio cellulare. 0034 è la Spagna. Mi ha detto: «Mi hai mancato di rispetto. Non farlo mai più. Hai segnato solo 150 gol, hai vinto solo quattro titoli». La mia risposta è stata: caro Cristiano Ronaldo, ascoltami: sai qual è il problema? Non ti rispettavo perché non mi piacevi come giocatore”.
Elma Aveiro, la sorella di Cristiano Ronaldo, era stata la prima a rispondere pubblicamente alle critiche di Cassano: “Non conosco questo pover’uomo e non mi interessa nemmeno. Ma gli dico solo che se Cristiano non sa giocare e ha segnato 900 gol, figurati se sapesse giocare. Dicono che Cassano fosse un calciatore, secondo me si sbagliavano, in realtà era un raccattapalle”.
Cassano poi smentisce i suoi vizi: “Sono molto fortunato, non ho mai avuto vizi in vita mia. Non mi sono mai ubriacato, non mi sono mai drogato e non ho mai acceso una sigaretta. Mai, niente. Ho un solo vizio, mi piace mangiare. Sono un animale“.
Capitolo soldi sprecati: “Chi spreca i soldi è un idiota. Io vengo dalla strada. Mia madre me lo diceva sempre: Antonio, veniamo dai marciapiedi, dalla merda, ma non ci torneremo più” E queste cose le ho imparate in quel momento. L’unica cosa folle che ho fatto nel primo anno del contratto che mi ha fatto Sensi è stata comprare nove macchine. Nove, perché sono un idiota. Due Ferrari, due Mercedes… Ma i soldi che guadagno li risparmio e so gestirli. Compro case. C’è gente che per 2.000 euro al mese si alza alle 6 del mattino. Io non ho vizi ma faccio una bella vita. Posso andare a mangiare in un buon ristorante e comprarmi una macchina, ma quelli che sprecano i soldi sono degli idioti”.
Cassano ha parlato anche del suo rapporto complicato con Totti: “Ricordo che quando sono arrivato a Roma Totti e la sua famiglia mi hanno accolto a casa loro per i primi quattro mesi e mi hanno fatto sentire un figlio. Un giorno ho litigato con lui perché non trovavo l’assegno e li accusavo di avermelo rubato. Era sotto il sedile della macchina. In quel momento avevo paura anche della mia stessa ombra, erano tanti soldi. A quel tempo Francesco guadagnava tre o quattro volte più di me, ma quando l’ho ritrovato non sapevo cosa dire”.
“Poi abbiamo litigato quando siamo andati a C’è posta per te, allora ero un ragazzo promettente e avevo 19 anni, Totti a 25 era già uno dei migliori al mondo. Ci sono andato e nella mia follia pensavo ‘perché deve guadagnare più di me?’. Allora ho litigato ancora, perché lui, Montella e io dovevamo rinnovare il contratto. Io e Totti non ci siamo parlati per 6 o 7 anni perché vedevo il mondo a modo mio. Ma anche nel periodo in cui non ci siamo parlati abbiamo fatto delle cose stratosferiche in campo“.