Ad As: «Non puoi dire di no a un sette volte campione del mondo. Con la Ferrari il rapporto si è interrotto per una circostanza»

Carlos Sainz, pilota di F1 per la Ferrari, ha rilasciato un’intervista al quotidiano spagnolo As. Questo è l’ultimo anno per Carlos alla guida della Ferrari, al suo posto ci sarà Hamilton. Lui guiderà una Williams. Ed è proprio questo il tema dell’intervista: il mancato rinnovo con la Ferrari, il ruolo di Hamilton e le sue aspettative future.
Sainz: «Con la Ferrari il rapporto si è interrotto per una circostanza, non perché non eravamo felici»
Questo fine settimana sono 200 gare
«Correrò 200 gare, che sarebbero 201 con l’Arabia Saudita (saranno 204 le presenze nei gran premi, ma non ha disputato la gara di Jeddah per appendicite né prima in Belgio 2020 e Qatar 2023). Sono tanti, dieci anni di F1».
Ti consideri un veterano o ancora un giovane?
«È quello che succede con il passare del tempo, ero giovane quattro o cinque anni fa e ora sono tra quelli in mezzo. Né vecchio né giovane. ‘Vecchio giovane’. Arrivano sempre più esordienti che mi ricordano me dieci anni fa. Ora ci sono più opportunità per aiutare i più giovani attraverso i regolamenti e sono felice che la Formula 1 stia andando in quella direzione».
Cosa ti sarebbe piaciuto fare meglio?
«L’inizio del 2022 mi fa arrabbiare, il cambio di regole mi ha colpito molto come pilota. Erano vetture molto diverse da quelle che avevamo fino al 2021, che guidavamo da tanti anni. La Ferrari ha avuto un ottimo inizio di stagione con una macchina veloce, ma molto difficile da guidare e molto strana. Aveva peculiarità che non si adattavano al mio stile e lì ho perso opportunità di vincere perché il feeling con la macchina non era al 100%».
La Ferrari è in un buon trend, possono arrivare delle altre vittorie nel 2024?
«Qualche vittoria potrebbe arrivare da qui alla fine dell’anno. A Singapore e Las Vegas abbiamo più chance di vittoria. Ciò non significa che vinceremo, ma significa che saremo più vicini che ad Austin, in Brasile o ad Abu Dhabi. La macchina più forte è la McLaren, senza qualche errore sarebbero già scappati in classifica. Abbiamo loro e la Red Bull a portata di mano, perché anche se non abbiamo la macchina più veloce, facciamo bene tutto il resto».
Come pensi sarà il passaggio alla Williams?
«È qualcosa a cui dovrò riadattarmi. La vita di un pilota di F1 è così. Puoi chiedere a tanti altri piloti che si sono trovati in quella situazione. Niente ti garantisce di lottare per vincere, ecco perché devi goderti le opportunità. Non solo per il piacere di vincere, ma per il piacere a livello emotivo di essere tra i 20 migliori piloti del mondo e di essere uno dei tre o quattro che possono vincere una gara».
Sainz ha qualcosa da dire alla Ferrari?
«Non ho parole cattive per la Ferrari. Credo che nemmeno loro provino alcun sentimento per me. È un rapporto che non si è rotto perché non siamo felici l’uno con l’altro, ma a causa di una circostanza. Rimango convinto che se Hamilton non avesse voluto chiudere la carriera alla Ferrari, avrei rinnovato. Ma a un sette volte campione del mondo non si può dire di no, lo capisco, è una coppia che era destinata a riunirsi e tocca a me».
Se la Ferrari lottasse per il titolo l’anno prossimo, cosa proveresti?
«Penserò di aver contribuito, ma la mia testa sarà nel presente. Non proverò invidia».