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Il Napoli è una squadra fantasma, il Maradona irriconoscibile e mezzo vuoto (Corsera)

Del Napoli campione non è rimasto più niente. De Laurentiis non aveva visto male l’estate scorsa con Thiago Motta che però rifiutò

Il Napoli è una squadra fantasma, il Maradona irriconoscibile e mezzo vuoto (Corsera)
Ci Napoli 11/05/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Bologna / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Matteo Politano-Victor Kristiensen

Il Napoli è una squadra fantasma, il Maradona irriconoscibile e mezzo vuoto. Lo scrive il Corriere della Sera con Guido De Carolis.

I rossoblù di Motta passeggiano in un Maradona silente, mezzo vuoto e irriconoscibile, dove esplode la protesta dei tifosi, mentre di là i duemila rossoblù fanno festa con la squadra per la prima storica qualificazione.

Del Napoli campione non è rimasto più niente, è una squadra fantasma, con le bocche chiuse dopo l’undicesimo k.o.

Il match è finito ancora prima di cominciare, i rossoblù hanno chiuso la pratica in tre minuti con le reti di Ndoye e Posch, entrambi mai a segno in questa stagione. Dopo 12 minuti era già tutto compiuto.

La genialità di Motta è vedere il futuro in anticipo e trovare le contromisure (ora dovrà sostituire Zirkzee, stirato). Mai una formazione uguale all’altra, sempre una o più mosse a spiazzare tutti: fenomeno.

Il presidente del Napoli De Laurentiis non aveva visto male l’estate scorsa, quando per sostituire Spalletti cercò proprio Motta e incassò il secco rifiuto del tecnico.

Napoli, bilancio inquietante. I tifosi ai giocatori: “Via da Napoli” (Massimo Ugolini).

Dichiara Massimo Ugolini:

«È l’undicesima sconfitta della stagione, è un bilancio inquietante, Fanno notizia i fischi come sempre, stavolta accompagnati da un coro perentorio “Via da Napoli”. È la chiusura più brutta, più triste all’inizio di questo mini ciclo che avrebbe dovuto riscattare l’orgoglio di una squadra ferita. Sta lentamente sfumando anche la Conference. I giocatori sono stati accompagnati da questo coro “Via da Napoli”, i giocatori del Bologna festeggiano la Champions. C’è un fattore ambientale che dovrà aprire una riflessione nella scelta del nuovo allenatore. I nomi sono tutti buoni, validi, c’è un lavoro da fare nella ricostruzione mentale di un gruppo che andrà rifondato. Sarò un lavoro molto importante, molto impegnativo, non dovrà essere più sbagliato l’allenatore».

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