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Mancini farà come Acerbi. Dirà che abbiamo frainteso. Come premio saranno la coppia centrale dell’Italia

A Monza il Napoli meraviglioso di 10 mesi fa. E chi se lo ricordava più. Perso per perso, inventiamoci sto campionato della dignità.

Mancini farà come Acerbi. Dirà che abbiamo frainteso. Come premio saranno la coppia centrale dell’Italia
Dc Roma 06/04/2024 - campionato di calcio serie A / Roma-Lazio / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Gianluca Mancini

FALLI DA DIETRO – COMMENTI ALLA 31° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2023-24

Perso per perso, inventiamoci sto campionato della dignità.

Andiamo in Brianza e vediamo di vincere almeno quello.

Brutta aria.

Al civettuolo Brianteo gli eroici tifosi azzurri, accolgono in silenzio la squadra.

Parla per loro l’eloquente striscione: “Presenti solo per i nostri colori”.

Brutta aria.

E brutto Napoli.

Pigro e indolente, come ormai d’abitudine.

Paladino chiude tutti gli spazi intorno a Osi.

E toglie campo e luce a Charlie Brown.

Primo affondo monzese. Cross di Zerbin.

E a Geggè Jesus riesce l’incredibile.

Far segnare addirittura Dijuric, che è una nota pippa. Impresa che gli farà guadagnare il premio del difensore più scarso del campionato.

Solita partitaccia.

Il tifoso da divano si allontana e cincischia sbrigando faccenduole.

La telefonata all’amico. La fetta di cassata in cucina.

E invece alla ripresa, l’incredibile.

Da stropicciarsi gli occhi.

Tredici minuti di calcio spaziale.

Ma questo Napoli lo conosco.

Questo è il Napoli dell’anno scorso.

Tredici minuti di delirio. E di prodezze.

Quattro gol.

Due dei quali entreranno di diritto fra i Top five dell’anno.

Ma cosa fa Osi. Dove vola Osi?

Nel blu dipinto di blu.

Il cielo.

Si può volare fra le nuvole.

Non è finita lo sento.

Metro-politano si ricorda di Zidane.

E il Signorinello Pallido si ricorda che, se tira di sinistro, qualche volta può anche segnare.

E Jack che entra e gli bastano 21 secondi per metterci la firma anche lui.

Il Napoli meraviglioso di 10 mesi fa.

E chi se lo ricordava più.

Quanto tempo è passato.

Quanti rimpianti.

Quante domande.

Dove sarebbe il Napoli se Osi le avesse giocate tutte?

Chi avrebbe la meglio fra l’Inter di oggi e il Napoli di ieri?

Tutto già visto allo Stadium.

I tentativi velleitari di Italiano vanno puntualmente a schiantarsi contro il muro eretto da Acciughina.

Tre punti che si chiamano Gatti.

Quattro gol in stagione.

Nessun centrale come lui in Europa.

Una ripresa con savoiardi in totale sofferenza.

Ma che alla fine riescono a conservare il solito striminzito vantaggio.

E tornano a vincere in campionato dopo 42 giorni.

La sorpresa di giornata viene dal Sardinia.

Che oggi si chiama Domus ed è un’autentica bolgia.

I sardi scavalcano in rimonta la Dea.

Gol di Viola nel finale che può valere una intera stagione.

Un risultato che potrebbe tornare utile anche dalle nostre parti.

I Derby capitolini sono sempre emozionanti.

Le attese, l’ambiente, le coreografie sugli spalti, l’amore dei tifosi per l’una o per l’altra.

Alta tensione come da tradizione.

Una vera è propria battaglia campale all’Olimpico e prima vittoria da mister per Capitan Futuro.

Schermaglie che proseguono anche dopo il triplice fischio.

Fra la Joya e Guendouzi ma anche fra Pellegrini e Paredes.

Poi l’hombre del partido Mancini si lascia trascinare dall’euforia, e sventola un vessillo laziale con al centro l’immagine di un topo.

Cosa rischia? Niente.

Nel Paese irrecuperabile proprio niente.

Mancini farà come Acerbi. Dirà che abbiamo frainteso.

Che sì, era un ratto. Ma si riferiva alle Sabine.

Tutto sarà risolto.

E i due per premio saranno i centrali difensivi della Nazionale di Fra Cipolla.

L’Italia chiamò.

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