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Tiago Pinto: «A Roma non è mai arrivato un giocatore senza l’approvazione di Mourinho»

A Sky: «Abbiamo preso quelli che potevamo prendere. È normale che nel rapporto fra allenatore e direttore sportivo ci sia un po’ di casino»

Tiago Pinto: «A Roma non è mai arrivato un giocatore senza l’approvazione di Mourinho»
2022 archivio Image Sport / Calcio / Roma / Tiago Pinto / foto Image Sport

L’ex general manager della Roma Tiago Pinto ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sky. Intervistato da Gianluca Di Marzio ha parlato del rapporto con Mourinho e degli ultimi risultati della Roma.

Tiago Pinto: «Mourinho sa perfettamente che fino alla fine sono stato leale a lui»

Visti gli ultimi risultati della Roma, il lavoro di Tiago pinto è stato rivalutato?
«La Roma ha una buona squadra con buoni giocatori, ma non vorrei sfruttare questo momento positivo per dire che avevo fatto un buon lavoro o avevo portato giocatori bravi. A Roma serviva questo equilibrio, dentro e fuori dal club. Le valutazioni sui giocatori vanno fatte almeno a medio termine».

De Rossi gli ha chiesto di restare:
«Sì, noi abbiamo sempre avuto un buon rapporto, anche prima del suo arrivo. Lui ha capito che sono una persona leale, che lavora tanto e che aiuta gli allenatore. Gli ho spiegato la situazione, poteva contare su di me fino alla fine ma la mia decisione non sarebbe cambiata».

Del conflitto Tiago Pinto-Mourinho se ne è parlato tanto. Dopo il Genoa lo ha salvato dall’esonero, vero?
«Mourinho sa benissimo che nel corso di quei due anni e mezzo sono stato un soldato. È normale che, soprattutto durante il calciomercato, nel rapporto fra allenatore e direttore sportivo ci sia un po’ di casino, ma lui sa perfettamente che fino alla fine sono stato leale a lui, alla società e al progetto. Possiamo anche avere idee diverse, ma si può lavorare insieme. Ci sono cose che succedono durante la stagione, quando le cose non vanno bene vanno fatte delle valutazioni, tutte le decisioni prese sono state collettive, abbiamo anche vinto 3-4 partite di fila dopo quella partita».

I giocatori acquistati, sono arrivati condividendoli con l’allenatore

«Non è mai arrivato un giocatore senza l’approvazione di Mourinho, poi sarei stato bugiardo se avessi detto che i giocatori arrivati erano la prima scelta del club, non è così. Lui è sempre stato coinvolto, ovviamente sui giocatore che potevamo prendere. Il processo di reclutamento è stato sempre chiaro, dai giocatori che sono andati bene a quelli che sono andati male, nessun giocatore è stato di Tiago Pinto o di Mourinho. Non c’è nessun giocatore che Mourinho non voleva, quello non è mai successo. Non è neppure giusto dire che Mourinho ha avuto i giocatori che voleva perché non è vero. I giocatori che abbiamo preso erano quelli che potevamo prendere, ma nessun giocatore è arrivato a Roma senza la conoscenza di Mourinho».

«Lavorare con Mourinho è impegnativo ma non si può minimizzare il suo impatto sulla Roma»

Tiago Pinto torna a parlare dopo un lungo silenzio. Non è più il direttore sportivo della Roma, il suo contratto non è stato rinnovato. Dopo di lui è andato via anche Mourinho. O meglio, i Friedkin se ne sono liberati. Nell’intervista rilasciata dal dirigente portoghese a Inews, sito di informazione inglese, parla proprio del rapporto con l’allenatore connazionale:

«Non fraintendermi ma quando lavori con un uomo come Mourinho, con un profilo così importante, è impegnativo. Ed è esigente perché ha vinto tanto e ha standard elevati. Non dimentichiamo che sono portoghese e ho iniziato a lavorare con lui quando avevo 36 anni. Ho imparato molto da lui. A volte sei d’accordo, a volte non sei d’accordo, ma nessuno può minimizzare il grande impatto che aveva alla Roma».

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