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Sindaco Afragola: «Ho parlato con De Laurentiis, vuole 30 ettari per 20 campi»

Il presidente vuole costruire il nuovo centro sportivo del Napoli ed ha l’accordo pronto

Sindaco Afragola: «Ho parlato con De Laurentiis, vuole 30 ettari per 20 campi»
Db Riyad (Arabia Saudita) 18/01/2024 - Supercoppa Italiana / Napoli-Fiorentina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis

A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Antonio Pannone, sindaco del comune di Afragola per parlare del progetto del Napoli di costruire un nuovo centro sportivo e degli accordi che sta mettendo in piedi col presidente De Laurentiis

Nuovo centro sportivo del Napoli

«Che ci sia la disponibilità a dare una mano al Napoli è fuori dubbio, altra cosa invece è la questione tecnica. Ho avuto una conversazione telefonica con De Laurentiis che mi ha esplicitato la necessità di avere una nuova cittadella sportiva e nei giorni seguenti si è aggiunta la questione stadio. Mi ha parlato di 30 ettari, circa 20 campi per cui necessita di uno bello spazio che noi abbiamo e questo può generare una crescita importante anche per il nostro territorio.

La telefonata di De Laurentiis

Non daremo una mano di tipo economico al club Napoli, ma di supporto assolutamente sì. Afragola avrà un nuovo piano urbanistico comunale e in questa cornice si potranno individuare aree vaste dove immaginare di progettare la nuova cittadella sportiva del calcio Napoli. Poi, dal punto di vista dei collegamenti, Afragola è senza dubbio il top. Diciamo che ci candidiamo ad essere una terra accogliente per il calcio Napoli, poi De Laurentiis dovrà avanzare un’ipotesi imprenditoriale perché parliamo di suoli che al momento sono privati»

Una settimana fa erano 130 ettari

Già in precedenza il sindaco Pannone aveva parlato dei contatti col Napoli 

«Il presidente De Laurentiis, che ringrazio, mi ha contattato telefonicamente ed abbiamo avuto un lungo confronto la settimana scorsa. Ha inteso esprimermi la volontà di realizzare un nuovo centro sportivo sulla base di 130 ettari. Il piano B sarebbe la realizzazione dello stadio, ma l’oggetto del discorso si è incentrato sull’opportunità di costruire la cittadella sportiva che possa accogliere tutte le squadre del Napoli, dai Giovanissimi alla Prima Squadra. Con l’approvazione del piano urbanistico comunale stiamo cercando la cornice giusta.

Si tratta di una scelta che oltre a valorizzare il nostro territorio, sarebbe un fattore di sviluppo per il futuro. A De Laurentiis ho detto che il nostro Comune non è titolare di certe aree, che sono affidate a scelte oculate e di carattere imprenditoriale. Ci sono condizioni favorevoli per la cittadella sportiva. Il carattere baricentrico e la valenza strategica legata al sito può fare la differenza, parliamo di un’aria vasta in cui con pochi minuti ci sono tutti i collegamenti con l’autostrada, l’asse mediano e la futura linea della Metropolitana, così come la vicinanza dell’aeroporto di Capodichino. C’è la disponibilità di un’area vasta, ma sono aree che sono di proprietà privata. De Laurentiis mi ha detto che ci risentiremo quando avrò una serie di dettagli tecnici che non ho difficoltà a fornirgli. Stadio? Arricchirebbe la vicenda, ma nello specifico, nell’ultima conversazione non s’è parlato di questo aspetto»

 

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