Napoli aspetta Osimhen mentre questi fa passare il tempo che lo separa dall’addio, sporcandosi la maglietta azzurra il meno possibile

La mancata convocazione di Osimhen per la sfida di oggi contro il Genoa ha scaldato gli animi, sia dei tifosi che attendevano il proprio eroe, ma anche dei media che attaccano i privilegi concessi all’attaccante nigeriano. Libero oggi parla addirittura di un Napoli in ostaggio
La squadra è in ostaggio di un assente
“Non convocato contro il Genoa anche se si gioca al Maradona (alle 15, diretta Dazn): apriti cielo. Poco importa che sia tornato con un giorno di ritardo dalla Coppa d’Africa (solo lui non trova le coincidenze aeree?) e non si allena con la squadra da cinquanta giorni e in campo non si vede dall’antivigilia di Natale. Il Napoli è in una condizione critica in classifica e si parla di Osimhen. Praticamente la squadra è in ostaggio di un assente. Bene ha fatto Mazzarri a non chiamarlo per una sfida in cui ci vuole testa prima che corpo, anche se di riflesso così sottolinea il paradosso per cui il club non ha potuto utilizzare il suo miglior giocatore da quando lo ha accontentato economicamente. E tanto dovrebbe bastare per dare una morale a questa storia. È una storia nata male che, con il senno di poi, si sarebbe dovuta chiudere in estate con la cessione al miglior offerente. Quest’anno di Osimhen al Napoli è di troppo e si vede”.
Osimhen doveva essere venduto in estate
Osimhen dunque avrebbe dovuto lasciare Napoli nello scorso mercato, senza trascinarsi in questa stagione in cui a quanto pare mancano le motivazioni. Alla fine il rinnovo faraonico ha solo creato problemi. Innanzitutto nei confronti degli altri calciatori che guadagnano, vedi Kvara cifre molto al di sotto di Victor. E poi anche per quanto riguarda le prestazioni del nigeriano scrive Libero
“Il rinnovo è un compromesso utile a dirsi addio senza perderci economicamente, non serve al Napoli in termini di prestazioni. La firma è arrivata il 23 dicembre scorso, lo stesso giorno dell’ultima apparizione in campo di Osi con la maglia azzurra. Tutti sorridenti prima di scoprire che il prolungamento è di un solo anno, dal 2025 al 2026, e l’ingaggio è da 10 milioni netti all’anno, cifra che il Napoli non ha reale intenzione di sostenere sul lungo periodo. Infatti è stata inserita la famosa clausola di risoluzione a 120 milioni, per la serie: il club ti garantisce più soldi nei prossimi mesi, in modo da ripagarti dello sforzo per lo scudetto, ma tu contraccambi con un assegno a tre cifre a giugno”.
Una situazione poco piacevole alla fine in cui si avverte il poco impegno da parte di Osimhen
“Napoli aspetta Osimhen mentre questi fa passare il tempo che lo separa dall’addio, sporcandosi la maglietta azzurra il meno possibile”.