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Xavi: «Firmerei per vincere senza merito? Non è mai successo, anzi a volte capita il contrario»

In conferenza: «Dobbiamo essere onesti e ammettere che siamo un po’ meno in forma del Real»

Xavi: «Firmerei per vincere senza merito? Non è mai successo, anzi a volte capita il contrario»
2023 archivio Image Sport / Calcio / Barcellona / Xavi Hernandez / foto Imago/Image Sport ONLY ITALY

Xavi Hernandez, allenatore del Barcellona, ha parlato in conferenza stampa a proposito del “Superclassico”, la finale di Supercoppa con il Real Madrid di Ancelotti.

Come affronta la finale la squadra?

«Come puoi immaginare, è molto motivata ed emozionata. Questo è lo scenario ideale per un calciatore. Giocare una finale di Supercoppa in un “Classico” è uno scenario imbattibile. Dobbiamo provare a fare la partita giocata l’anno scorso. Imporre la nostra personalità e dominare con il possesso palla. Penso che dobbiamo essere onesti e ammettere di essere un po’ meno in forma del Real Madrid, ma è una finale ed è al 50%. Non puoi mai prevedere cosa accadrà. Siamo nel posto ideale, dove volevamo, la prima finale della stagione».

Lo stesso Ancelotti ha lasciato intendere che si potrebbe tornare tra i quattro centrocampisti. Hai preso questa decisione e dipende dal fatto che Pedri sia titolare?

«Niente dipende da Pedri. Pedri è al cento per cento e vedremo. L’idea mi è molto chiara. L’identità deve essere la stessa. Che si giochi con tre attaccanti, quattro attaccanti, quattro o sei centrocampisti, l’idea non cambia. L’idea è quella di giocare con il Dna con cui giocavamo 30 anni fa e di cui Cruyff ci ha permeato. La strada che stiamo cercando è quella dello scorso anno. E la nostra idea non cambierà. Fedele al Cruyffismo».

Date le circostanze, firmeresti per vincere senza meritarlo?

«Quando il Barça ha vinto senza meritarlo? Molte volte è successo il contrario, ovvero che non abbiamo vinto quando lo meritavamo. Saremo fedeli al cruyffismo e al Dna del Barça. Insisteremo sul come. Potrebbero esserci momenti in cui per noi non funziona».

Il Real ha giocato i supplementari ma ha avuto un altro giorno di riposo. Come può influenzare?

«Non penso che sia troppo importante. È vero che finirono per essere stanchi. Ma l’anno scorso penso che sia stato lo stesso. L’anno scorso abbiamo giocato i supplementari contro il Betis e abbiamo giocato la miglior partita degli ultimi due anni».

È ottimista sul fatto che Raphinha possa raggiungere il pareggio contro il Napoli?

«Ci sarà per la Champions League, sì».

Ha le idee chiare?

«Sì. E i nomi (ndr dei calciatori da schierare). E quello che dobbiamo fare è imporre la nostra personalità, senza ulteriori indugi. Spero che avremo una partita simile a quella della scorsa stagione».

Di solito piazza Araújo sulla fascia per fermare Vinicius. Hai questa idea?

«Non posso dare indizi, non voglio fare un favore ad Ancelotti. Domani vedrete i nomi e l’idea. Araújo è una garanzia ed è meraviglioso come sia migliorato con la palla da quando siamo arrivati».

Quante volte hai visto quella finale dell’anno scorso?

«Un paio di volte da analizzare. Ma quest’anno cambia. Madrid ha cambiato il sistema di gioco. Giocano con quattro centrocampisti. Ho la sensazione che il Real sia più forte quando il Barça è più forte. Reagiscono quando vedono un Barça forte. Credo che da quando siamo in carica abbiano capito che possiamo competere con loro».

La posta in gioco per Xavi

Cosa c’è in gioco come allenatore?

«Gioco per il titolo, ma arrivo più rilassato rispetto allo scorso anno. Arrivo più calmo, con più riposo. E Ancelotti ha fame (ndr di vittorie). Madrid ha sempre fame. Anche il miglior Barça della storia è dovuto andare al Bernabéu per vincere il campionato 2-6 perché vuole sempre vincere. Il Real Madrid vede un Barça forte».

Cosa pensi di Ancelotti come allenatore, è stato sottovalutato?

«Sono sicuro di non averlo sottovalutato. Ancelotti è uno dei migliori allenatori del mondo e della storia. Ha trionfato ovunque abbia allenato e troverai poche persone che parlano male di lui. Per me è un esempio, nutro per lui uno straordinario rispetto».

Quanto ti condiziona Bellingham?

«Non puntiamo su nessun giocatore perché altrimenti impazziremmo. Parliamo di calciatori di altissimo livello. Da Bellingham vorrei evidenziare il suo tempismo nell’arrivo (ndr sulla palla). Un calciatore straordinario».

 

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