«Il Var è uno strumento che può migliorare, abbiamo anche discusso della possibilità del challenge, ovviamente non risolve, ma è una possibilità»

Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, è intervenuto a margine della presentazione della nuova collezione Panini “Calciatori 2023-2024”.
«L’anno scorso quando la Serie A ha predisposto un documento di proposte c’era un punto specifico sul Var che era quello di costante revisione del protocollo, proprio per cercare sempre più in modo collaborativo con l’Aia di ridurre quelli che sono i margini d’errore che ahimé possono comunque restare».
Il presidente della Seria ha poi continuato:
«Gli arbitri italiani restano un’eccellenza in ambito internazionale, purtroppo gli errori fanno parte dell’uomo, si tratterà di lavorare insieme per ridurre il margine. L’arbitro è il mestiere più difficile del mondo, parliamo di attimi e frazioni di secondo, il Var è uno strumento sempre migliorato negli anni, può migliorare ancora come l’audio Var e Open Var sono strumenti che aiutano a capire il perché di queste scelte, di quello che viene detto, in più abbiamo discusso della possibilità del challenge, ovviamente non risolve, ma sono tutte possibilità per migliorare».
Casini ha concluso sulla reazione del dirigente del Verona Sogliano:
«Abbassare i toni dei dirigenti? Noi chiaramente diamo sempre una indicazione di contenimento e comportamento. Purtroppo nell’immediato, riguarda anche calciatori e allenatori, sono tutti essere umani. Noi come Lega puntiamo a contenere questi comportamenti».
Pacifici: «Fabbri e Nasca? Non ammazziamo e non mettiamo dietro la lavagna nessuno»
Il presidente dell’Aia (Associazione italiana arbitri), Carlo Pacifici è intervenuto sulla polemica che sta infiammando la Serie A. Al centro della polemica la prestazione degli arbitri durante Inter-Verona. Ai microfoni de “La Politica nel Pallone” di Gr Parlamento, il presidente Pacifici ha dichiarato:
«Provvedimenti su Fabbri e Nasca dopo Inter-Verona? Ho letto le valutazioni più disparate, ma qui non c’è da ammazzare e mettere dietro la lavagna nessuno. C’è da analizzare in maniera razionale e lo faremo. Con il designatore Rocchi quest’anno si è iniziato un lavoro per aumentare la professionalità dei varisti. E’ un percorso lungo, arbitro e varista sono due attività con strade diverse. Anche se con il Var decide sempre un uomo e ogni decisione che viene presa da un uomo può essere opinabile. E’ soggettiva, e come avviene anche l’uomo a volte sbaglia».